Le Torri Gemelle non sono state eliminate da un simulatore di volo per “nascondere la verità” sull’11 settembre - Facta
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Le Torri Gemelle non sono state eliminate da un simulatore di volo per “nascondere la verità” sull’11 settembre

Il 21 aprile 2024 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare un video pubblicato su Instagram il 18 marzo 2024 che mostra alcune scene di aerei che sorvolano i palazzi di una città, e uno di questi dirigersi verso quelle che sembrano le Torri Gemelle, quasi a scontrarsici contro. Nel filmato compare una scritta, in inglese, in sovraimpressione, secondo cui Microsoft, nel proprio gioco Flight Simulator, avrebbe rimosso le Torri Gemelle dopo gli attacchi dell’11 settembre. Inoltre, si legge sempre nelle frasi in sovraimpressione, se si prova a simulare l’attacco dell’11 settembre, Microsoft bannerà l’utente dal gioco. Il video è accompagnato da un commento, in inglese, scritto dall’autore del post, secondo cui «non vogliono che si scopra che il carburante dei jet non fonde l’acciaio».

Si tratta di un contenuto fuorviante, presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione.

Innanzitutto precisiamo che questo post rientra all’interno delle teorie del complotto sull’11 settembre. Come ricostruito dai documenti ufficiali sull’11 settembre, il crollo delle Torri Gemelle è direttamente associato all’impatto degli aerei, dirottati da terroristi islamici legati ad Al Qaeda, e ai successivi incendi che si sono sviluppati all’interno delle Torri.

Per quanto riguarda il post in analisi, Flight Simulator è una serie di simulatori di volo per computer e Xbox sviluppata da Microsoft e lanciata sul mercato nel 1982. Durante la simulazione l’utente si trova all’interno della cabina di pilotaggio e può manovrare l’aeromobile con il mouse, con la tastiera del computer, o in alternativa con un joystick. 

Il 14 settembre 2001 l’azienda statunitense Microsoft aveva annunciato la rimozione delle immagini del World Trade Center, complesso di edifici a New York, dalla versione del suo popolare gioco per computer Flight Simulator – ovvero Flight Simulator 2002, uscito il 18 ottobre 2001 – in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre. «Ovviamente stiamo cercando di essere rispettosi dei sentimenti di tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. Stiamo rimuovendo le immagini semplicemente perché non vogliamo causare dolore a nessuno nelle future versioni del software», aveva dichiarato all’epoca alla stampa l’allora portavoce di Microsoft Matt Pilla.

Secondo quanto riportato in quei giorni dal New Yorker, alcuni hacker avevano però creato e reso pubblico un patch scaricabile che ripristinasse il World Trade Center nel nuovo Flight Simulator 2002. Attualmente inoltre è possibile trovare online alcune modifiche create dagli utenti che permettono di installare nel simulatore scene in cui sono ancora presenti le Torri Gemelle e, come riporta Rolling Stones, anche l’opzione crash damage, per cui gli aerei prendono fuoco o esplodono nel caso di incidenti. Il video dell’aereo che si dirige verso le Torri Gemelle, presente nel contenuto oggetto d’analisi, potrebbe essere stato dunque ricreato grazie a questi patch e modifiche.

In Flight Simulator 2002, la versione ufficiale lanciata dopo l’attacco dell’11 settembre, non era invece possibile distruggere gli edifici schiantandosi contro, aveva spiegato in un articolo la BBC. Infatti, se un aereo colpiva un edificio, l’aeromobile rimaneva incastrato nel palazzo, ma questo non crollava e non esplodeva. Il simulatore «​​non glorifica affatto lo schianto e non l’ha mai fatto», aveva dichiarato una portavoce di Microsoft alla BBC. In un video pubblicato su YouTube nel 2021, un giocatore ha provato a scontrare il velivolo che stava guidando contro le Torri Gemelle, ma il gioco non glielo ha permesso, e l’aereo è stato dirottato a terra.

Infine, come hanno dimostrato alcuni giocatori di Flight Simulator, Microsoft non banna gli utenti che impostano come data di volo l’11 settembre 2001 e simulano un attacco aereo. La redazione di Facta ha contattato Microsoft per una verifica e in caso di risposta l’articolo verrà aggiornato.

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