No, Anthony Fauci non ha ammesso che «i vaccinati sono oggi in grande pericolo» - Facta
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No, Anthony Fauci non ha ammesso che «i vaccinati sono oggi in grande pericolo»

Il 17 novembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un articolo pubblicato il 14 novembre da Green Pass News, che si definisce un «sito indipendente di notizie libere». 

L’articolo oggetto della segnalazione si intitola “Il dottor Fauci ammette che i vaccini non hanno funzionato come pubblicizzato e che i vaccinati sono oggi in grave pericolo” e fa riferimento a una dichiarazione rilasciata da Fauci al podcast del New York Times. Nell’articolo si legge inoltre che «dovrebbe essere chiaro ormai che la pandemia non finirà fino a quando il dottor Fauci non sarà rimosso e sostituito» e che «per oltre un anno il Dr. Fauci ha bloccato i trattamenti di successo e ha promesso troppo su vaccini inefficaci. Ma almeno Big Pharma ha realizzato profitti record».

Si tratta di una notizia falsa. 

L’articolo oggetto della segnalazione è la traduzione di un contenuto pubblicato originariamente da The Gateway Pundit, sito web in lingua inglese di cui ci siamo già occupati per alcuni contenuti di disinformazione sulla politica americana e sui vaccini contro la Covid-19. 

L’intervento del dottor Anthony Fauci al podcast del New York Times è disponibile integralmente a questo link, mentre qui è possibile leggere una trascrizione delle sue parole. Come si può verificare, Fauci non ha mai ammesso che «i vaccini non hanno funzionato» e che «i vaccinati sono oggi in grande pericolo». Parlando dei vaccini contro la Covid-19, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) e consigliere medico capo della Casa Bianca ha spiegato che «stiamo assistendo a qualcosa di veramente interessante e cioè stiamo iniziando a vedere una diminuzione dell’immunità contro le infezioni e una diminuzione dell’immunità nell’aspetto iniziale contro il ricovero in ospedale».

Fauci ha continuato facendo l’esempio di Israele, che «è sempre stato un mese o un mese e mezzo avanti rispetto a noi nella campagna vaccinale e in ogni altro elemento della pandemia», dove si assiste «a un venir meno dell’immunità, non solo contro i contagi, ma anche contro i ricoveri ospedalieri e, in una certa misura, riguardo i decessi, che ormai cominciano a coinvolgere tutte le fasce d’età». 

Evidenziando tale dinamica, Fauci non lancia nessun allarme riguardo un presunto pericolo in arrivo per la sola popolazione vaccinata, ma propone una soluzione: la terza dose di vaccino. Per questo motivo a partire dal minuto 09:04 del podcast Fauci sottolinea che il richiamo «sarà una componente assolutamente essenziale della nostra risposta. Non un bonus, non un lusso, ma una parte assolutamente essenziale del programma».

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