Non è vero che secondo la Fifa nel 2021 c’è stato «un aumento di 5 volte delle morti cardiache improvvise di calciatori» - Facta
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Non è vero che secondo la Fifa nel 2021 c’è stato «un aumento di 5 volte delle morti cardiache improvvise di calciatori»

Il 28 novembre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che «vi sarebbe stato un “aumento di 5 volte delle morti cardiache improvvise dei giocatori FIFA nel 2021”». L’autore del post specifica che questi numeri «non sono dati miei, ma della FIFA». 

Si tratta di una notizia falsa, basata su un dato privo di fondamento. Andiamo con ordine.

Contattata dai colleghi di Reuters, la Federazione internazionale di calcio (Fifa) ha dichiarato di «non essere a conoscenza di un aumento degli episodi di arresti cardiaci tra i giocatori di calcio», aggiungendo inoltre che «nessun caso è stato segnalato in relazione a persone che hanno ricevuto un vaccino anti Covid». 

Passiamo al dato citato nel post, che come abbiamo visto non è mai stato comunicato dalla Fifa. La notizia priva di riscontri secondo cui nel 2021 ci sarebbe stato «un aumento di 5 volte delle morti cardiache improvvise dei giocatori FIFA» proviene in realtà da un articolo pubblicato il 13 novembre 2021 dal sito israeliano RTnews. Per sapere quanti decessi si sono verificati negli ultimi due decenni (2001-2020) tra i calciatori Fifa, è stata utilizzata la voce di Wikipedia List of association footballers who died while playing (consultabile qui). Questa lista, stando all’articolo, riporterebbe una media di 4,2 decessi all’anno tra i calciatori Fifa attribuiti a malattie cardiache fatali. Questo dato è stato poi confrontato con i decessi, raccolti da Rt News, che si sono verificati fino a metà novembre del 2021. Secondo l’indagine del sito israeliano, quest’anno sono stati riscontrati 21 casi di decessi legati a malattie cardiache fatali tra i giocatori Fifa, cioè, conclude l’articolo, «circa 5 volte di più rispetto alla media annuale» precedente.

Contattato da Afp, Jean-Marie Vailloud – cardiologo presso una clinica di riabilitazione di Marsiglia (Francia) – ha assicurato che la conclusione raggiunta da RTnews «si basa sul nulla», precisando che l’utilizzo di pubblicazioni online diverse tra loro per costruire un campione di base va contro la pratica scientifica. 

Per chiarire ulteriormente l’argomento, l’Afp ha sentito anche il comitato che cura il «registro delle morti cardiache improvvise» nel calcio, lanciato nel 2014 dalla Fifa. Il comitato è guidato dal medico sportivo Florian Egger che in uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine (Bmj) aveva individuato, tra il 2014 e il 2018, 617 casi di decesso improvviso tra i calciatori in tutto il mondo, più di un centinaio all’anno e non 4,2 come erroneamente sostenuto da RTnews. Il comitato ha spiegato al sito di fact-checking che sono ancora in fase di analisi i dati ufficiali sui decessi cardiaci improvvisi per il 2021, ma di non riscontrare ad oggi «dinamiche particolari» rispetto agli anni precedenti.

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Comments (6)

    • Facta

      Buongiorno Massimo, come abbiamo scritto nel nostro articolo, si tratta di una notizia falsa

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    • Facta

      BuongiornoSergio, come abbiamo spiegato nel nostro articolo si tratta di una notizia falsa

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  • Cincinnatus

    Sapreste spiegarmi come mai all’Australian Open, diversi tennisti completamente vaccinati – che hanno partecipato ai turni di qualificazione hanno accusato problemi respiratori e forte stanchezza durante i match.?

    Mi riferisco in particolare a:

    Nikoloz Basilashvili, numero 22 del mondo, che durante l’incontro con Tsitsipas ha accusato difficoltà respiratorie e ha lasciato il campo tenendosi il petto. “Ogni tiro mi manca il fiato” ha commentato successivamente;
    Dalila Jakupovic, numero 38 del ranking femminile, si è invece accasciata a terra durante un match ed è stata costretta al ritiro. Queste le dichiarazioni al notiziario The Western Australian: “Avevo davvero paura di crollare. Ecco perché mi sono stesa sul terreno, perché non potevo più camminare. Non ho l’asma e non ho mai avuto problemi respiratori […] non riuscivo più a respirare e sono semplicemente caduta a terra”.
    Nick Kyrgios, 93esimo al mondo, ha invece accusato problemi respiratori addirittura prima di scendere in campo e è ritirato dal torneo sei ore prima del inizio della sfida.
    Gli organizzatori non sanno come giustificare tali malori, e la scusa migliore che hanno trovato è accusare sia il clima per il troppo calore di questi giorni, come se degli atleti professionisti non fossero abituati a scendere in campo in queste condizioni, e la scarsa qualità dell’aria, nonostante la qualità dell’aria di Melbourne è classificata come “buona” dagli standard internazionali.

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