In data 8 aprile redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’affidabilità di un post pubblicato poche su Facebook in cui veniva condiviso un articolo dal titolo «Ecatombe di alberi. tagliati perché intralciavano il wireless del 5G!». 

L’immagine copertina del post mostra una piazza cittadina con resti di alberi abbattuti e dei palazzi storici sullo sfondo.

Il post rimanda all’articolo di un blog, tale TerraRealTime, che a sua volta riprende il testo di un articolo del 15 aprile 2019 del sito Oasi Sana e titolato proprio «Ecatombe di alberi. Intralciano il wireless del 5G! – INCHIESTA ESCLUSIVA». Nel testo si fa riferimento a un presunto «abbattimento di alberi per le strade di mezzo mondo» e a «una vera e propria strage di verde pubblico» che sarebbe in corso in tutto l’Occidente. La foto usata in cima all’articolo è la stessa del post su Facebook.

Si tratta però di un’immagine fuori contesto che nulla ha a che vedere con presunti abbattimenti di alberi «per colpa del wiewless – il termine corretto sarebbe wireless, n.d.r. – 5G», come recita il sottotitolo del post. 

Una ricerca inversa su Google Images ci ha rimandati subito alla storia, risalente a diversi mesi prima dell’articolo e del post  Facebook, dell’abbattimento di una serie di alberi presso Place Gambetta, una piazza della città di Bordeaux, in Francia. I fatti sono quindi reali e risalgono al 22 novembre del 2018 quando 17 castagni sono stati effettivamente abbattuti nella piazza. Tuttavia, senza alcun riferimento di alcun tipo alla rete 5G, o di qualsiasi altro sistema di telecomunicazione, bensì all’interno di un più ampio programma di riqualificazione il cui piano risale già al 2010. 
Il progetto, riportato anche sul sito ufficiale del Municipio di Bordeaux, prevede tutto fuorché una selvaggia ecatombe di vegetali e anzi, si prefigge l’obiettivo di trasformare il luogo, si legge, proprio in un place jardin, un vero e proprio spazio verde: «La piazza comprendeva 38 alberi, ce ne saranno 71», è scritto sul documento, come riporta anche la mappa del progetto (vedi immagine sotto) e i vari rendering che prefigurano il risultato finale, ben diverso da una piazza senza alberi o altri ipotetici “ostacoli”.