I giovani britannici tra i 12 e 15 anni possono vaccinarsi «senza il permesso dei genitori», ma solo in alcuni casi - Facta
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I giovani britannici tra i 12 e 15 anni possono vaccinarsi «senza il permesso dei genitori», ma solo in alcuni casi

Il 7 ottobre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge la presunta notizia che in Inghilterra «i giovani dai 12 ai 15 anni possono essere vaccinati contro il coronavirus (direttamente a scuola) senza il permesso dei genitori».

Si tratta di un notizia presentata senza il contesto necessario alla sua comprensione e per questo fuorviante. Andiamo con ordine.

Il 13 settembre 2021 il Dipartimento della Salute e dell’Assistenza sociale del Regno Unito ha annunciato l’avvio della campagna di vaccinazione contro il nuovo coronavirus per i minori di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Il programma, su base volontaria, prevede che in linea generale le somministrazioni per i ragazzi e le ragazze siano eseguite a scuola. Nello stesso comunicato viene specificato che prima della vaccinazione sarà richiesto dal personale sanitario «il consenso dei genitori, tutori o accompagnatori, in linea con i programmi di vaccinazione scolastici esistenti». Informazione ribadita in un comunicato del 20 settembre del National Health Service (Nhs), il sistema sanitario nazionale del Regno Unito: «In linea con la pratica standard per le vaccinazioni nelle scuole, vengono inviate lettere di consenso a genitori e tutori con informazioni sulla vaccinazione Covid-19». 

Nel caso in cui poi il genitore non dia il consenso, opponendosi alla vaccinazione, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa) spiega che se il figlio vuole comunque essere vaccinato, ha ancora una possibilità di ricevere la somministrazione. Ciò accade quando il minore viene giudicato «competente di Gillick» dai sanitari del Servizio di immunizzazione dell’età scolare (Sais). Si tratta di un procedimento utilizzato anche in altri programmi scolastici di vaccinazione. La ​​cosiddetta «competenza di Gillick» prevede che i minori di età inferiore ai 16 anni possano acconsentire al proprio trattamento se si ritiene che abbiano abbastanza intelligenza, competenza e comprensione per valutarlo appieno. In questo caso, prosegue l’Ukhsa, l’operatore sanitario cercherà comunque di raggiungere un accordo tra il genitore e il minore: tuttavia il genitore non potrà annullare la decisione del figlio ritenuto competente di Gillick. Se invece il consenso non viene ricevuto dalle autorità sanitarie e il minore non è ritenuto competente di Gillick o non vuole essere vaccinato, l’immunizzazione non sarà effettuata.

In conclusione, in Inghilterra per la vaccinazione dei minori tra i 12 e i 15 anni è prevista in generale la richiesta del consenso del genitore o della persona che esercita la responsabilità genitoriale. Un minore che non ha il consenso dei genitori, ma che si vuole vaccinare, può comunque ricevere la dose di vaccino. Questo si può verificare solo nel caso in cui venga ritenuto dal personale sanitario “competente di Gillick”, una formula usata nel Regno Unito per valutare le capacità dei minori di decidere per sé il proprio trattamento sanitario. In caso contrario, la somministrazione del vaccino, senza il consenso del genitore, non può avvenire.

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