Questa non è l’aggressione a un sindaco brasiliano per aver «imposto i passaporti vaccinali» - Facta
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Questa non è l’aggressione a un sindaco brasiliano per aver «imposto i passaporti vaccinali»

Il 3 gennaio 2022 su Facebook è stato pubblicato un video che mostra delle persone aggredire con calci e pugni un uomo con una camicia bianca. Le immagini sono accompagnate da questo testo, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «I cittadini in Brasile hanno picchiato a sangue il sindaco di Toritama che ha imposto i passaporti vaccinali per mangiare e i vaccini obbligatori per i bambini».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Le immagini sono reali, ma non mostrano un’aggressione a un sindaco in Brasile legata al pass vaccinale e all’obbligo di vaccinazione per bambini. Il video è stato girato il 3 novembre 2021 al centro commerciale Parque das Feiras a Toritama (Brasile) e mostra un’aggressione avvenuta durante una manifestazione di un gruppo di negozianti contro il progetto di un nuovo parcheggio per auto e l’ampliamento del centro commerciale, come si può verificare qui, qui e qui

A essere picchiato non è stato il sindaco della città brasiliana, Edilson Tavares. A smentire la notizia è stato, con un comunicato, lo stesso Comune di Toritama. Come riportato invece dai media locali (qui e qui), a essere aggredito è stato l’avvocato che rappresentava il centro commerciale. L’informazione è stata confermata anche dall’Ordine degli avvocati di pernambuco (Oab-pe) che in una nota ha comunicato di aver fornito assistenza al collega picchiato e aiuto all’indagine della polizia per individuare gli autori dell’aggressione.

Infine, in merito alle affermazioni contenute nel post oggetto di verifica secondo cui il sindaco Tavares avrebbe «imposto i passaporti vaccinali per mangiare e i vaccini obbligatori per i bambini», l’amministrazione comunale di Toritama ha chiarito ai colleghi di Afp che «la vaccinazione per i bambini tra i 5 e gli 11 anni inizierà nella data che il ministero della Salute deciderà» e che «il sindaco non ha emesso alcun pass sanitario». 

Questo caso di disinformazione è stato trattato da diversi siti di fact-checking (qui, qui, qui e qui).

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