Questa non è la cattura del «comandante del battaglione Azov a Mariupol», è un video del 2015 - Facta
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Questa non è la cattura del «comandante del battaglione Azov a Mariupol», è un video del 2015

Il 26 marzo 2022 su Facebook è stato pubblicato un video che mostra delle persone ammanettate mentre vengono fatte salire da degli uomini armati su un camion. Nello stesso filmato compare anche uno dei prigionieri mentre viene picchiato da dei civili e successivamente caricato dai militari su un’auto. 

Le immagini sono accompagnate da questo testo, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «L’esercito russo cattura il comandante del battaglione nazista Azov a Mariupol davanti alla gente comune a cui lui ed i suoi uomini stavano sparando qualche giorno fa quando voleva fuggire dalla città attraverso i corridoi umanitari organizzati e protetti dai russi. Ciò che segue non sarà dimenticato».

Il riferimento è al battaglione di estrema destra Azov, inquadrato nella Guardia nazionale dell’Ucraina, la componente di riserva delle forze armate di Kiev. 

Il contenuto oggetto di verifica veicola un’informazione fuorviante.

Il video è reale, ma non è stato girato a Mariupol dopo l’invasione militare russa dell’Ucraina iniziata lo scorso 24 febbraio e non mostra «la cattura» del comandante del battaglione Azov da parte dell’esercito russo, come erroneamente sostenuto nel post oggetto di analisi. 

Il filmato è stato registrati nel gennaio 2015 nell’autoproclamata «Repubblica popolare di Donetsk» – area dell’Ucraina controllata dai separatisti filo-russi, riconosciuta dalla Federazione Russia ma non dalla comunità internazionale – e mostra dei prigionieri di guerra ucraini catturati dai separatisti filo-russi e fatti sfilare per strada (qui, qui, qui e qui). 

In un articolo di Afp dell’epoca si legge che l’uomo picchiato dai civili e caricato su una macchina era stato identificato dai media nazionali come il tenente colonnello dell’esercito ucraino, Oleg Kuzminykh. A maggio dello stesso anno, l’ex presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko, aveva comunicato sulla sua pagina Facebook che Oleg Kuzminykh era stato rilasciato. 

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Comments (1)

  • Marcello Di Carlo

    Non si può prestare attenzione a questi video generalmente costituiti esclusivamente da fake, caratteristica di questa disgraziata guerra, inventata solo dal cervello malato di un pazzo paranoico pericoloso per tutto il mondo, condotta con estrema violenza senza rispetto neppure per i bambini. Quel pazzo paranoico di Putin sarà ricordato nella storia come di Hitler e la Russia come il paese del diavolo e terrorista.

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