No, Bill Gates non ha ammesso che «700.000 persone saranno uccise e danneggiate dal vaccino contro il Coronavirus» - Facta
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No, Bill Gates non ha ammesso che «700.000 persone saranno uccise e danneggiate dal vaccino contro il Coronavirus»

Lunedì 21 dicembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un articolo pubblicato da UnUniverso, blog personale che negli ultimi mesi si è caratterizzato per numerosi articoli di disinformazione sulle elezioni americane.

L’articolo oggetto della nostra verifica si intitola «Bill Gates ammette: 700.000 persone saranno uccise e danneggiate dal vaccino contro il Coronavirus» e fa riferimento a «un recente intervento sulla CNBC» nel quale il «co-fondatore di Microsoft ed eugenetista di spicco» avrebbe ammesso che «per far “funzionare” i vaccini per i gruppi più vulnerabili, devono essere super carichi, in un certo senso» e che per questo «700.000 persone saranno danneggiate o uccise dai vaccini contro il coronavirus».

Si tratta di una notizia falsa.

Come avevamo già verificato in un articolo risalente allo scorso luglio, il riferimento è a un’intervista rilasciata il 9 aprile 2020 da Bill Gates all’emittente televisiva americana Cnbc, nella quale l’imprenditore americano ha parlato dei tempi di produzione di un possibile vaccino contro la Covid-19, fornendo un quadro delle decisioni da prendere prima della sua immissione sul mercato. 

Al minuto 3:00 del filmato pubblicato il 9 aprile 2020 sul canale YouTube ufficiale di Cnbc, Gates dichiara che «abbiamo bisogno di un vaccino che funzioni per gli anziani, perché sono la fascia più a rischio. E per farlo funzionare tra gli anziani abbiamo bisogno di rincarare la dose, senza per questo sviluppare effetti collaterali. Anche se avessimo un solo caso di effetti collaterali ogni 10mila dosi, vorrebbe dire che ne soffrirebbero circa 700mila persone».

Bill Gates si riferiva a una possibilità meramente ipotetica, da scongiurare ad ogni costo. La frase era inserita in un discorso più ampio, nel quale Gates sottolineava che il vaccino contro la Covid-19 avrebbe necessitato di procedure più rapide, ma comunque abbastanza sicure da garantire l’assenza di effetti collaterali su larga scala. Si tratta delle cosiddette «reazioni avverse», che l’Istituto Superiore di Sanità definisce come reazioni tendenzialmente lievi che «includono reazioni locali come dolore, gonfiore o rossore nel sito di iniezione e reazioni sistemiche come febbre, malessere, dolori muscolari, cefalea, perdita di appetito». 

Bill Gates, infine, non è un eugenista. Come spiega Treccani, infatti, l’eugenetica è «disciplina che si prefigge di favorire e sviluppare le qualità innate di una razza, giovandosi delle leggi dell’ereditarietà genetica» e non esistono prove del fatto che Gates svolga la suddetta attività.

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