No, Anthony Fauci non ha fatto arrestare la ricercatrice al centro del video complottista Plandemic - Facta
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No, Anthony Fauci non ha fatto arrestare la ricercatrice al centro del video complottista Plandemic

Il 17 febbraio 2021 su Facebook è stato pubblicato un post contenente la foto di Judy Ann Mikovits – biologa americana nota in ambito accademico per propagandare idee e teorie prive di fondamento – e un testo che recita: «Grazie ad Anthony Fauci, è stata arrestata senza alcuna accusa e sottoposta a un ordine restrittivo di 5 anni, distruggendo la sua reputazione, la sua carriera e la sua vita personale» e ancora «La biologa molecolare dott.ssa Judy A. Mikovits è stata messa in prigione dopo aver scoperto prove che i retrovirus mortali vengono trasmessi attraverso vaccini somministrati agli esseri umani».

Si tratta di una notizia falsa.

Innanzitutto, Mikovitz è la scienziata al centro di Plandemic il documentario complottista dedicato alla pandemia di Covid-19, che sosteneva come l’emergenza sanitaria fosse stata in realtà pianificata (planned, da cui deriva una parte del nome del documentario) da Bill Gates e dalle aziende farmaceutiche, con l’obiettivo di generare enormi ricavi e di controllare la popolazione mondiale. 

Nel corso del documentario, la dottoressa Mikovitz aveva puntato il dito contro Anthony Fauci, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease (l’istituto americano che si occupa di allergie e malattie infettive), accusandolo di aver bloccato, in passato, una sua ricerca che dimostrava gli effetti collaterali dei vaccini sul sistema immunitario. Come ha verificato il New York Times in un articolo dello scorso maggio, non esiste alcuna prova di un’interazione tra Fauci e Mikovitz.

Venendo al contenuto oggetto della nostra verifica, la notizia della presunta detenzione di Mikovitz nel 2021 non è riportata da alcun mezzo d’informazione attendibile, né esiste prova di una documentazione processuale in merito. 

Come hanno spiegato i colleghi di Afp, Mikovitz è invece realmente stata arrestata, ma nel 2011, con l’accusa di «possesso di beni rubati» e «acquisizione illecita di dati informatici, apparecchiature, forniture o altri beni relativi all’informatica», in relazione al furto di materiale da laboratorio. 

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