Non esistono prove che collegano la nave bloccata nel canale di Suez a Hillary Clinton - Facta
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Non esistono prove che collegano la nave bloccata nel canale di Suez a Hillary Clinton

Il 24 marzo 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine che riporta questo testo: «Canale di Suez bloccato da un’enorme nave container chiamata Evergreen. Il trasporto marittimo sempreverde è molto probabilmente una copertura per il traffico di essere umani e sessuali. HRC = Hillary Rodham Clinton. Evergreen = nome del servizio segreto di Hillary. Indicativo di chiamata sempreverde H3RC». Il riferimento è all’episodio avvenuto lo scorso 23 marzo quando una nave portacontainer è rimasta incagliata nel Canale di Suez (Egitto) ostacolando la tratta delle altre navi commerciali.

La notizia contenuta nel messaggio è falsa. Andiamo con ordine analizzando i singoli elementi riportati nel post oggetto della nostra verifica. 

La nave rimasta bloccata nel canale di Suez si chiama Ever Given e non «Evergreen». Evergreen Marine Corp è invece il nome della compagnia con sede a Taiwan proprietaria della nave. Il nome in codice assegnato dai servizi segreti americani all’ex segretaria di Stato Hillary Clinton quando il marito Bill era presidente degli Stati Uniti, era «Evergreen». La stessa Clinton lo ha detto nel 2008 durante un incontro pubblico. È anche vero che il nome intero dell’ex segretaria di Stato è Hillary Rodham Clinton e quindi le sue iniziali sono HRC. Infine, è vero che l’indicativo di chiamata assegnato alla nave Ever Given e utilizzato per le comunicazioni radio è H3RC, simile quindi all’acronimo HRC. 

Come ha ricostruito il sito di fact-checking PolitiFact, tutti questi elementi sono stati inseriti in un teoria cospirazionista privi di prove che collega Hillary Clinton alla nave e a un traffico di esseri umani. Non risulta esistere infatti alcuna documentazione pubblica che colleghi in qualunque modo Clinton alla nave e non esistono riscontri che la compagnia proprietaria della nave sia coinvolta in traffici di essere umani. 

Questo caso di disinformazione si inserisce nella teoria complottista denominata QAnon, secondo cui esisterebbe un deep state formato da politici, imprenditori e celebrità di Hollywood vicini al mondo della pedofilia e politicamente attivi contro Trump. Facta ha approfondito la questione qui.

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