La National security agency americana non ha finanziato l’app di messaggistica Signal - Facta
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La National security agency americana non ha finanziato l’app di messaggistica Signal

Il 14 giugno 2021 ci è stato segnalato un messaggio, circolato nei giorni precedenti su WhatsApp e Telegram, secondo cui l’app di messaggistica istantanea Signal sarebbe in realtà finanziata dalla National Security Agency americana (Nsa), l’organismo del Dipartimento della difesa che, insieme alla Cia e all’Fbi, si occupa della sicurezza nazionale negli Stati Uniti.

Il lungo messaggio, firmato dal canale Telegram Libera Espressione (quasi 40 mila iscritti mentre scriviamo) spiega che l’applicazione «integra lo stesso protocollo crittografico di WhatsApp» e mette a disposizione «le stesse backdoor», ovvero “entrate di servizio” che permettono di accedere al sistema informatico in maniera semplice e veloce, aggirando ogni misura di sicurezza (ad esempio su richiesta delle forze dell’ordine).

Si tratta di una notizia falsa.

Il messaggio oggetto della nostra verifica

Innanzitutto, dal 2016 WhatsApp utilizza il sistema di crittografia sviluppato da Signal, come riportato dall’azienda di Mark Zuckerberg nelle specifiche tecniche del prodotto. Come spiegava Signal in un articolo pubblicato del 2017, tale protocollo non contiene alcuna “backdoor” che consenta l’accesso facilitato a terze parti. L’esistenza di un’entrata di servizio nella popolare app di messaggistica è stata a più riprese ventilata da Pavel Durov, fondatore di Telegram e principale concorrente di WhatsApp e Signal, ma fino a questo momento non è mai stata provata. 

Per quanto riguarda invece i rapporti tra Signal e l’Nsa, la presunta notizia non trova riscontro in alcun testata nazionale e internazionale, né in nessun documento ufficiale. 

È invece nota l’informazione secondo cui Signal è stato finanziato anche attraverso donazioni private provenienti da Edward Snowden, whistleblower ed ex consulente dell’Nsa. I rapporti tra Snowden e l’organismo della difesa americana sono tuttavia terminati nel 2013, quando il consulente passò migliaia di documenti secretati alla stampa britannica e americana, contribuendo a svelare al mondo il programma di sorveglianza di massa messo in atto dall’Nsa. La prima versione di Signal risale al 2014, quando Snowden aveva già abbandonato l’agenzia.

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