La lettera al rettore dell’UniPd elenca informazioni false o fuorvianti sulla pandemia - Facta
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La lettera al rettore dell’UniPd elenca informazioni false o fuorvianti sulla pandemia

Il 27 agosto 2021 la redazione di Facta ha ricevuto la richiesta di verificare un articolo pubblicato il 23 agosto 2021 da ByoBlu. Viene riportata la lettera attribuita a una ex studentessa di Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Padova, Sara Collauto, in risposta al messaggio con cui il rettore della stessa università, Rosario Rizzuto, il 27 luglio invitava gli studenti a vaccinarsi contro la Covid-19. Secondo ByoBlu lettera sarebbe stata inviata da Collauto al rettore e ai propri docenti e pubblicata con il permesso della ex studentessa.

La lettera contiene diverse informazioni false o fuorvianti sulla pandemia. Vediamole in ordine.

Per prima cosa, Collauto afferma che «sarebbe molto interessante far luce sull’effettiva validità di misure come lockdown, mascherine obbligatorie». L’efficacia dei lockdown e analoghe misure di contenimento sono state ampiamente investigate dalla comunità scientifica e pressoché tutti gli studi ne dimostrano la capacità di ridurre il contagio; ne avevamo parlato su Facta qui e qui. Allo stesso modo le mascherine sono considerate dalla comunità scientifica un utile accorgimento, anche se non risolutivo da solo, per ridurre la diffusione del virus Sars-CoV-2, come avevamo discusso qui e qui.

Collauto afferma anche che «interessante sarebbe anche capire il motivo per cui sono state vietate le autopsie sui morti per Covid a febbraio nel corso della prima ondata»: si tratta di una notizia falsa che risale a maggio 2020. Così come falso è anche che «sia stato impedito ai medici di curare i loro pazienti in scienza e coscienza»: come ci aveva confermato l’Agenzia italiana del farmaco, ai medici non è mai stato impedito di agire in «scienza e coscienza». 

L’autrice della lettera chiede inoltre «perché, infine, tutte le possibili cure che sono emerse fin dall’inizio con buoni, e talvolta ottimi risultati, sono state boicottate nel nome di un approccio prudenziale»: ma le cosiddette cure domiciliari, come quelle basate su idrossiclorochina e ivermectina, in realtà non hanno dimostrato alcuna efficacia significativa, a differenza dei vaccini. 

La lettera prosegue contestando l’affermazione del rettore Rizzuto secondo cui «la vaccinazione sta drasticamente riducendo l’impatto della malattia», mostrando che il numero di casi e decessi tra maggio e luglio 2021 è superiore a quello dell’analogo periodo del 2020, citando e confrontando ripetutamente numerosi i dati settimanali. I dati citati sono reali, ma sono citati fuori contesto e in realtà danno ragione a Rizzuto. Per esempio, cita la lettera pubblicata da ByoBlu, tra il 13 e il 26 luglio 2020 sono stati registrati 3.057 casi e 21 decessi, mentre tra il 12 e il 25 luglio 2021 48.498 casi e 40 decessi: in rapporto al numero dei casi, nel 2020 ci sono stati 8,3 volte più decessi per caso. Questo conferma quindi che effettivamente l’impatto della Covid-19 è stato ridotto rispetto al 2020. In qualsiasi caso, come spiegato dai colleghi di Pagella Politica, i confronti tra 202o e 2021 rischiano di avere poco senso vista la diversità del virus e della sua circolazione.

Collauto afferma inoltre che secondo vari scienziati «vaccinare in massa in tempo di epidemia non è prudente in quanto favorirebbe l’insorgenza di mutazioni nel patogeno» e in seguito argomenta che la crescita di casi attribuiti alla variante delta in Israele e Regno Unito sarebbero un indizio a favore di tale teoria. Come abbiamo approfondito in passato su Facta, non esiste alcuna relazione tra i vaccini e la variante delta o altre varianti sorvegliate dall’Oms, che sono comparse prima delle campagne vaccinali.

La lettera poi mette indubbio efficacia e sicurezza dei vaccini, dicendo che «numerosi studi scientifici dimostrano che la malattia da Covid può svilupparsi tra persone giovani e sane dopo essere state vaccinate, e che dopo il vaccino, ci si può ammalare anche gravemente, si può essere portatori di contagio e si possono sviluppare malattie». È vero che tali casi esistono, ma è fuorviante suggere che quindi vaccinarsi non abbia senso: vaccinarsi infatti, anche se non elimina, riduce drasticamente la probabilità di malattia grave e ricovero in ospedale, nonché di contagio. Per lo stesso motivo, il caso segnalato in seguito nella lettera delle infezioni da Sars-CoV-2 tra l’equipaggio vaccinato della nave da guerra HMS Queen Elisabeth, non è un segno che i vaccini siano inutili, come abbiamo approfondito su Facta.

È poi errato e fuorviante parlare di «eventi avversi e persino i morti dovuti alla vaccinazione» riferendosi a «notizie relative a ben 199 casi di misteriosi decessi a seguito della vaccinazione, riportate da quotidiani locali e regionali». Il nesso di causalità tra decessi o altri eventi gravi e la vaccinazione infatti non può essere identificato semplicemente dai dati grezzi di sorveglianza vaccinale o, peggio ancora, dalle notizie riportate sui quotidiani locali: richiede invece, come avevamo approfondito, analisi mediche e statistiche, i cui risultati sono assai meno allarmanti. Di certo non è possibile, come chiede l’ex studentessa, «assicurare che a nessuno dei suoi studenti il vaccino provocherà un’ischemia, un infarto, una trombosi, una malattia autoimmune, una paralisi, un tumore, una miocardite»: si tratta di valutare invece un rapporto rischi-benefici. 

Diverso il caso degli effetti sulla riproduzione: nella lettera è scritto «benché lo stesso ISS non sia in grado, per mancanza di dati, di rassicurare circa i possibili effetti collaterali nell’ambito della fertilità» ma la stessa fonte citata nel testo della lettera afferma invece che non sono stati osservati effetti avversi su madri e neonati. In generale i dati scientifici finora non mostrano alcun effetto negativo del vaccino sulla fertilità o sulla gravidanza. Così come non ha senso domandarsi il rischio di «un evento di tossicità da ossido di grafene e quant’altro?» in quanto, com abbiamo spiegato su Facta, non esiste motivo di credere che nei vaccini attualmente approvati contro la Covid-19.

In conclusione, la lettera pubblicata da ByoBlu non fa che elencare varie delle informazioni false o fuorvianti diffuse dalla disinformazione sui vaccini e sulla pandemia negli ultimi mesi.

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Comments (1)

  • lollo

    Bravi, bravi.

    reply

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