Il 3 maggio su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che «David Crowley (29 anni), regista di “Gray State” – un film che denuncia il Nuovo Ordine Mondiale – è stato ritrovato senza vita insieme alla moglie Komel (28 anni) e alla figlia di 5 anni all’interno della loro abitazione». L’autore del post apre il proprio intervento sul social network scrivendo «produce film che denuncia il nuovo ordine mondiale, trovato morto insieme alla famiglia!» alludendo, quindi, al fatto che il lavoro che ha impegnato il regista ne abbia poi anche causato la morte.

Il riferimento è alla teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale, secondo cui un oscuro gruppo di potere punterebbe a conquistare e governare in maniera totalitaria ogni Paese del mondo.

La notizia della morte di Crowley e famiglia è vera ma risale a cinque anni fa ed è stata recentemente pubblicata senza un chiaro riferimento temporale che permetta al lettore di capire quando il fatto si è realmente verificato.

Il 18 gennaio 2015 sono stati trovati morti, nella propria abitazione ad Apple Valley in Minnesota (Stati Uniti d’America), David Crowley, la moglie Komel e la figlia di 5 anni, Dani. La polizia aveva comunicato che si trattava di un omicidio-suicidio. Pochi giorni dopo, in base a quanto ricostruito dal medico legale della contea di Hennepin (Minnesota), era stato scoperto che l’uomo aveva sparato alla moglie e alla figlia e poi si era tolto la vita.

David Crowley, prima della sua morte, stava lavorando ad una sceneggiatura intitolata “Gray State” in cui veniva immaginato un futuro distopico in cui gli Stati Uniti sarebbero stati governati da un regime straniero totalitario. Ciò ha alimentato diverse teorie del complotto intorno alla sua morte che si sono però rivelate prive di riscontri.