L’8 giugno 2024 è stato pubblicato su Facebook un post in cui si afferma che 194 Stati membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) avrebbero «accettato di iniziare ad arrestare e perseguire penalmente i cittadini che si esprimono contro il vaccino contro l’influenza aviaria». Si tratterebbe, si legge ancora, «di nuove dure misure progettate per eliminare la cosiddetta “disinformazione”». Nel post è presente anche un link a un articolo in inglese pubblicato il 6 giugno 2024 dal sito The People’s Voice.

La notizia è falsa.

The People’s Voice, precedentemente conosciuto come NewsPunch, è un sito noto per diffondere notizie false e infondate su svariate tematiche. Nell’articolo di The People’s Voice si legge che l’«Assemblea Mondiale della Sanità» avrebbe adottato degli emendamenti al «Regolamento sanitario internazionale senza alcuna clamore da parte dei media mainstream». Questi emendamenti, afferma il sito, «abolirebbero la sovranità nazionale dei Paesi, concedono all’OMS ampi poteri per approvare leggi nelle nazioni occidentali e criminalizzano i discorsi che, secondo l’OMS, minano la narrazione ufficiale».

L’informazione secondo cui oltre 190 Stati membri dell’OMS avrebbero accettato di arrestare le persone contrarie al vaccino anti-aviaria per contrastare la disinformazione sul tema è tuttavia priva di qualsiasi riscontro. Contattato dai fact-checker di Reuters, un portavoce dell’OMS ha confermato che si tratta di una notizia falsa. 

Il 1° giugno l’Assemblea mondiale della sanità, cioè l’incontro annuale dell’organo legislativo dei 194 Paesi membri dell’OMS, ha concordato un pacchetto di emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (RSI), un insieme di regole e procedure già testate che possono rafforzare la capacità collettiva di difesa dai molteplici rischi per la salute pubblica. Nessuno di questi emendamenti contiene indicazioni sull’arresto o sul perseguimento giudiziario di persone per qualsiasi motivo. 

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha dichiarato che «le modifiche al Regolamento sanitario internazionale rafforzeranno la capacità dei Paesi di individuare e rispondere a future epidemie e pandemie rafforzando le proprie capacità nazionali».