Il 4 ottobre 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare un post pubblicato il 9 settembre su Facebook, contenente 4 immagini di reperti archeologici che sembrano ritrarre degli Ufo, gli oggetti volanti non identificati che nella cultura popolare sono comunemente associati ai veicoli alieni.

Le immagini sono accompagnate da un commento, pubblicato dall’autore del post, in cui si legge: «Dal mosaico e dal rilievo marmoro della villa di Publio Aurelio Disco ai disegni della Grotta di Uf-olagh, fino alla miniatura del XV secolo del volume De Astronomica, quale testimonianza ritenete più interessante? E soprattutto, perchè tutte queste prove archeologiche, per un motivo o per l’altro, sono andate distrutte e non se ne trova traccia su google?».

Si tratta di un contenuto satirico non opportunamente segnalato, che veicola una notizia falsa.

Innanzitutto, non esiste una «villa di Publio Aurelio Disco», né una «Grotta di Uf-olagh», i cui nomi inventati sembrano rimandare alle parole “disco volante” e “Ufo”. Esistono invece diverse opere con un titolo simile a De astronomica, come ad esempio quella dell’autore romano Igino, che risale al I secolo a.C.

L’autore del post oggetto della segnalazione è Gabriele Campagnano, presidente e fondatore del centro di studi storici Zhistorica. Il 9 settembre 2022, poche ore dopo aver condiviso le immagini su Facebook, Campagnano ha pubblicato sul sito di Zhistorica un articolo intitolato “Gli Ufo esistono? Le Testimonianze Storiche”. All’interno dell’articolo, l’autore spiegava di aver personalmente creato le immagini attraverso l’intelligenza artificiale Midjourney, in grado di creare immagini partendo da descrizioni testuali. 

Campagnano ha confessato di aver creato le immagini e di aver titolato l’articolo in modo volutamente ingannevole per «calcolare esattamente quante visite in più farebbe questa pagina se iniziasse a trattare argomenti di ufo, criptoarcheologia, misteri inspiegabili e antichi astronauti» e ha definito l’esercizio un semplice «divertissement».