L’8 ottobre 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge: «Ho appena scoperto che il testo originale di Ambarabàciccicoccò é: “tre civette sul comò, che facevano TIMORE ALLA figlia del dottore” … La mia vita è stata tutta una menzogna !!!».
Si tratta di una notizia falsa.
Il post fa riferimento alla filastrocca per bambini Ambarabà ciccì coccò, entrata nell’immaginario popolare con i versi «tre civette sul comò, che facevano l’amore con la figlia del dottore». La prima attestazione rintracciabile in letteratura della filastrocca risale al 1972 ed è contenuta nel volume A-ulì-ule. Filastrocche, conte, ninnenanne, dove è riportata con il verso «che facevano l’amore con la figlia del dottore».
La versione contenente il riferimento al «timore» è invece comparsa per la prima volta su internet nel 2019 e ha come unica fonte la pagina Wikipedia della filastrocca, che era stata temporaneamente modificata per includere il verso «che facevano timore alla figlia del dottore». La pagina dell’enciclopedia online era stata poi prontamente corretta e ancora oggi riporta la frase originale.
L’etimologia della filastrocca è stata approfondita nel 2003 dal linguista Vermondo Brugnatelli, che a seguito di un’analisi basata sulla fonetica storica ha fatto risalire i versi all’epoca latina, quando le parole “ambarabà ciccì coccò” sarebbero state «hanc para ab hac quidquid quodquod», ovvero «ripara questa (mano) da quest’altra (che fa la conta)».
Non esistono invece certezze circa l’etimologia delle frase dedicata alle civette e alla figlia del dottore, ma è probabile che queste siano successive al 1700, periodo al quale risale la prima attestazione italiana della parola “comò”.
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