Questo studio pubblicato su Bmj non dice che il vaccino «causa 5 volte più miocardite del Covid stesso» - Facta
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Questo studio pubblicato su Bmj non dice che il vaccino «causa 5 volte più miocardite del Covid stesso»

Il 6 febbraio 2023 è stato pubblicato su Facebook un post in cui si afferma che «un nuovo articolo» pubblicato sulla rivista medica British Medical Journal (Bmj) mostrerebbe che il vaccino anti-Covid «causa 5 volte più miocardite del Covid stesso».

Nel post compare anche una tabella con numeri riguardo presunte miocarditi associate alle vaccinazione e alla malattia Covid-19 in confronto con quelle convenzionali in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia tra il 2018 e il 2022. In base a questa tabella, le miocarditi associate alle vaccinazione sarebbero cinque volte maggiori di quelle associate alla malattia provocata dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2.

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. 

La miocardite è un’infiammazione del tessuto muscolare del cuore (miocardio). L’analisi scientifica citata nel post oggetto di analisi esiste, ma non dimostra che i vaccini anti-Covid causano cinque volte più miocarditi rispetto alla malattia Covid-19. Vediamo perché.

Lo studio in questione si intitola “Clinical outcomes of myocarditis after SARS-CoV-2 mRNA vaccination in four Nordic countries: population based cohort study” (in italiano, “Esiti clinici della miocardite dopo la vaccinazione mRna SARS-CoV-2 in quattro paesi nordici: studio di coorte basato sulla popolazione”) ed è stato pubblicato il 1 febbraio 2023 su Bmj Medicine

La tabella riportata nel post analizzato riprende una parte della «tabella 1» presente all’interno dello studio. La versione completa della tabella contiene le caratteristiche (origine della miocardite, Paese di provenienza, periodo di tempo, età, sesso, durata del primo ricovero in ospedale, comorbità) del numero di persone analizzato con miocardite di nuova insorgenza (associata alla vaccinazione, alla Covid-19 e quelle convenzionali) in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, nel periodo di tempo che va dal 2018 al 2022. 

In base a quanto si legge nella tabella, su 7.292 pazienti con diagnosi di miocardite, 530 (cioè il 7,3 per cento del totale) sono stati classificati come affetti da miocardite associata alla vaccinazione, 109 (il 1,5 per cento) sono stati associati alla Covid-19 e 6.653 (il 91,2 per cento) avevano una miocardite convenzionale.

Contattato dai colleghi di Afp, Anders Husby, epidemiologo presso lo Statens Serum Institute in Danimarca, tra gli autori dello studio, ha smentito che questi numeri dimostrino che i vaccini anti-Covid causino nelle persone 5 volte più miocarditi rispetto alla malattia Covid-19. Husby ha spiegato infatti che la loro analisi «non calcola il “rischio di miocardite”» tra persone vaccinate e quelle infette, ma qualcosa di molto diverso. Lo studio riguarda infatti «gli esiti clinici dei casi di miocardite». Come si può leggere nello stesso studio, infatti, l’obiettivo degli studiosi è stato quello di «indagare gli esiti clinici della miocardite associata ai vaccini a mRna contro il virus SARS-CoV-2 rispetto ad altri tipi di miocardite».

Nelle conclusioni dello studio si legge così che gli autori hanno scoperto che, entro 90 giorni dal ricovero in ospedale, tra le oltre 7mila persone prese in esame, «la miocardite dopo la somministrazione di vaccini a mRna contro il virus Sars-CoV-2 era associata a un minor rischio di insufficienza cardiaca sia rispetto alla miocardite convenzionale sia a quella dopo la Covid-19».

Precisiamo infine che, come comunicato dai Cdc (agenzia di salute pubblica statunitense) e dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), in base agli studi realizzati finora, coloro che contraggono il nuovo Sars-CoV-2 corrono un rischio maggiore di miocardite rispetto ai vaccinati.

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