No, la Svizzera non ha «vietato i vaccini» - Facta
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No, la Svizzera non ha «vietato i vaccini»

Il 10 aprile 2023 è stato pubblicato su Facebook un post in cui si legge che la Svizzera avrebbe «vietato i vaccini».

Si tratta di una notizia infondata. Andiamo con ordine.

Lo scorso 31 marzo la Commissione federale per le vaccinazioni (Cfv), una commissione indipendente di esperti, e l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) hanno elaborato e aggiornato la strategia di vaccinazione contro la Covid-19. In questo documento si legge che «data la prevista bassa circolazione del virus e l’elevata immunità della popolazione, per la primavera/estate 2023 l’Ufsp e la Cfv sostanzialmente non formulano alcuna raccomandazione di vaccinazione contro la Covid-19». Questa decisione è stata rilanciata sui social network in maniera fuorviante da ambienti antivaccinisti, trasformando un aggiornamento della strategia vaccinale svizzera in un divieto. 

Nel documento dei due enti svizzeri si specifica che «in singoli casi la vaccinazione anti-Covid-19 può essere somministrata alle persone particolarmente a rischio a discrezione del medico curante» e che «soltanto se dovesse delinearsi un’ondata di Sars-CoV-2 sarebbe raccomandata una vaccinazione anti-Covid-19 alle persone particolarmente a rischio la cui ultima dose di vaccino risale a più di sei mesi prima». La Svizzera inoltre non ha modificato  la sua valutazione positiva sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini anti-Covid autorizzati nel Paese.

Contattato dai fact-checker di Usa Today, il portavoce dell’Ufsp Simon Ming ha affermato che in Svizzera «le vaccinazioni contro la Covid-19 sono ancora considerate sicure e non sono state “vietate”», aggiungendo che «le raccomandazioni sulla vaccinazione sono state aggiornate più volte in passato, sulla base, tra gli altri fattori, dell’analisi della situazione epidemiologica in Svizzera e dello stato immunitario della popolazione». Ming ha anche precisato ad Afp che le linee guida sui vaccini contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 potrebbero cambiare prima delle prossime stagioni autunnali e invernali, se la situazione epidemiologica della Svizzera e i livelli di immunità della popolazione dovessero cambiare.

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