La raccolta firme contro la mozione Gelmini «sulla vaccinazione obbligatoria» si è conclusa nel 2020 - Facta
TOP

La raccolta firme contro la mozione Gelmini «sulla vaccinazione obbligatoria» si è conclusa nel 2020

Il 10 giugno 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook. Nel post in questione si chiede alle persone di protestare, tramite una raccolta firme, «contro la mozione Gelmini sulla vaccinazione obbligatoria». Questa mozione, si legge ancora, verrebbe votata «il 22 settembre». L’appello, conclude il post, «è di fondamentale importanza per bloccare l’obbligatorietà dell’antinfluenzale». Viene anche fornito un indirizzo mail dove poter firmare: «www.orabasta.info».

Si tratta di una notizia vecchia, presentata senza il contesto necessario alla sua reale comprensione.

La mozione parlamentare di cui si parla nel post oggetto di analisi non è attuale, ma risale a maggio 2020, quindi a poco più di 3 anni fa. L’atto di indirizzo politico era stato presentato nella scorsa legislatura, la diciottesima, il 14 maggio 2020, quindi durante le prime fasi dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19. La prima firmataria del testo era stata Maria Stella Gelmini, all’epoca deputata di Forza Italia (nella legislatura in corso, la diciannovesima, è stata eletta in Senato con Azione). 

La mozione era stata presentata per impegnare l’allora governo Conte II a introdurre l’obbligo vaccinale antinfluenzale per i soggetti a rischio, per gli ultra 65enni e per tutti gli operatori sanitari. Come riportato a maggio 2020 dalla testata Quotidiano Sanità, secondo Gelmini il vaccino antinfluenzale obbligatorio per una determinata fascia d’età avrebbe reso «più agevole la certezza della diagnosi in relazione al Covid-19» e avrebbe dato «sollievo alle nostre strutture sanitarie, oltre naturalmente a proteggere tutti i soggetti più esposti». 

Il 22 settembre 2020 il testo era stato modificato, diventando una mozione unitaria presentata dai partiti di centro-destra. Nella nuova formulazione non era più presente l’obbligo vaccinale ed era stata inserita, invece, la necessità di raccomandare la vaccinazione antinfluenzale attraverso un ampliamento delle categorie a rischio e delle fasce di età, puntando sull’informazione, sulla chiamata attiva dei destinatari e sul coinvolgimento effettivo delle figure chiave nella campagna vaccinale. Il 23 settembre 2020 la Camera aveva approvato parzialmente la nuova formulazione della mozione. Era stato bocciato il punto 8, cioè l’impegno a valutare la possibilità di usare anche le farmacie per la somministrazione del vaccino antinfluenzale.

Infine, la raccolta firme era stata lanciata dall’associazione civica Rinascimento Italia sulla piattaforma www.orabasta.info pochi giorni prima della presentazione della nuova versione della mozione e della sua votazione alla Camera. Come si può verificare sul sito stesso di Rinascimento quella raccolta firme – che aveva raccolta oltre 40 mila firma – fa parte delle campagne chiuse e quindi non è più attiva.

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Lascia un commento

× WhatsApp