Non ci sono evidenze che questa arma in Messico arrivi dall'Ucraina - Facta
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Non ci sono evidenze che questa arma in Messico arrivi dall’Ucraina

Il 31 maggio 2023 è stato pubblicato un post su Facebook secondo cui sui media messicani starebbe circolando il video di «un uomo con un giubbotto antiproiettile con il logo di Los Escorpiones, una cellula del Cartello del Golfo» che «porta sulla spalla un sistema missilistico anticarro americano FGM-148 Javelin, recentemente consegnato in massa all’Ucraina», e un «fucile d’assalto AK-47». Secondo l’autore del post, queste sarebbero armi inviate dagli Stati Uniti in Ucraina che sono finite nelle mani dei membri del cartello criminale messicano. 

Non ci sono prove che le armi presenti nel video che circola sui media messicani fossero destinate all’Ucraina.

La notizia a cui si fa riferimento deriva da un estratto del notiziario della rete televisiva messicana Milenio andato in onda il 31 maggio 2023. La giornalista Azucena Uresti, descrivendo il video che viene mostrato durante la trasmissione, ha affermato (in spagnolo) che si tratta di un «presunto membro del cartello del Golfo a Tamaulipas», un’organizzazione criminale che controlla il traffico di droga tra l’America meridionale e gli Stati Uniti con base a Tamaulipas, in Messico. Non è presente alcun dettaglio che chiarisce quando il video sia stato girato.

Inoltre, la giornalista ha precisato che l’uomo stava trasportando «una delle armi più esclusive e potenti, un Javelin, che teoricamente viene venduto solo ai militari ed è stato utilizzato durante l’invasione dell’Ucraina, ad esempio». Dunque, al contrario di quanto riportato nel post oggetto della nostra analisi, la conduttrice non ha affermato che quell’arma proviene o sarebbe stata destinata all’Ucraina, né che è stata ottenuta in maniera illegale, ma ha solo indicato che quel tipo di armamento viene utilizzato anche nel conflitto ucraino.

La giornalista, però, ha identificato l’arma in maniera errata. Contattato dai fact-checker di Associated Press, Mark Hvizda, un analista della difesa di Rand think tank statunitense di ricerca e sviluppo che opera in diversi campi – ha spiegato che l’arma nel filmato non è un Javelin, bensì un AT4, un’altra arma anticarro. Inoltre, ha continuato l’analista, gli AT4 sono normalmente prodotti da un’azienda svedese e sono ampiamente utilizzati da molti militari in tutto il mondo. Esiste una versione americana di un AT4, ma dal video non è possibile identificarla con precisione.

Allo stesso modo non è nemmeno possibile definire con certezza la sua provenienza. Sempre secondo quanto riportato da Associated Press, alcuni esperti hanno ipotizzato che a livello teorico l’AT4 potrebbe arrivare da un deposito di armi inviato all’Ucraina, ma è più probabile che provenga da un mercato nero di armi vicino al Messico o dal mercato statunitense. Infatti, secondo uno studio del Government Accountability Office (GAO), la sezione investigativa del parlamento statunitense, il 70 percento delle armi contrabbandate illegalmente in Messico sono state prodotte negli Stati Uniti d’America.

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