No, il presidente della Repubblica Ceca non ha detto che i russi devono essere «rinchiusi in campi concentramento» - Facta
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No, il presidente della Repubblica Ceca non ha detto che i russi devono essere «rinchiusi in campi concentramento»

Il 28 giugno 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un articolo del blog Papi & dintorni pubblicato lo stesso giorno e intitolato “Ideona! Chiudiamo i russi residenti a Ovest nei Lager!”. Secondo l’articolo, «il presidente ceco, Petr Pavel, in un’intervista afferma che i Paesi occidentali dovrebbero rinchiudere in campi concentramento, come “potenziali nemici”, i russi che vivono nei loro territori.». A sostegno di questa tesi, è stato condiviso un video pubblicato su YouTube in cui il presidente ceco avrebbe dichiarato l’affermazione oggetto della nostra analisi. La presunta notizia circola anche su TikTok.

Si tratta di una notizia falsa. 

L’intervista in questione, durata circa 30 minuti, è stata rilasciata in inglese dal presidente ceco Petr Pavel il 14 giugno, a Praga, in Repubblica Ceca, all’emittente radiofonica statunitense Radio Free Europe/Radio Liberty, e si è focalizzata su come raggiungere la stabilità tra i Paesi dell’est Europa. 

Intorno al minuto 25:27, la giornalista Natalie Sedletsk ha domandato al presidente quale fosse la sua visione in merito alle persone russe che si trovano sul territorio europeo e che non condividono e non supportano l’operato del presidente russo Vladimir Putin. Sedletsk ha chiesto se ad esempio bisognerebbe concedere loro l’estensione del permesso di soggiorno, l’opportunità di studiare, o di costruire una carriera all’interno dell’Unione europea. 

Secondo Pavel, «come nel caso di una serie di conflitti bellici in passato, quando c’è una guerra in corso, le misure di sicurezza relative ai cittadini russi dovrebbero essere più severe che in tempi normali». Il presidente della Repubblica Ceca prosegue spiegando che «Quindi tutti i russi che vivono nei Paesi occidentali dovrebbero essere monitorati molto più che in passato perché sono cittadini di una nazione che conduce una guerra di aggressione». Il presidente ha poi aggiunto di essere dispiaciuto per la situazione di queste persone, «ma allo stesso tempo, quando guardiamo indietro all’inizio della seconda guerra mondiale, anche tutta la popolazione giapponese che viveva negli Stati Uniti era sotto stretto regime di monitoraggio. Questo è semplicemente un costo della guerra». Pavel ha infine precisato il significato della parola “monitoraggio”, spiegando che queste persone dovrebbero «essere sotto il controllo dei servizi di sicurezza».

Il presidente ceco Petr Pavel non ha quindi mai affermato che «i Paesi occidentali dovrebbero rinchiudere in campi concentramento, come “potenziali nemici”, i russi che vivono nei loro territori», al contrario di quanto sostenuto nell’articolo oggetto della nostra analisi.

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Comments (2)

  • Edmond Dantes

    Mia moglie conosce varie lingue in quanto traduttrice, ed abbiamo assistito su euronews all’intervista. Voi dite bugie. Come al solito per gli amici si interpreterà, per i nemici si applica

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    • Facta

      Buongiorno, l’intervista è in inglese e può essere seguita anche con l’aiuto dei sottotitoli. In nessun momento dell’intervista il presidente della Repubblica Ceca ha parlato di «campi di concentramento». Se ritiene non sia così ci potrebbe indicare il minuto del video in cui ritiene siano stata rilasciate tali dichiarazioni?

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