Il 25 luglio 2023 è stato pubblicato su Facebook un video che mostra alcuni secondi di una trasmissione televisiva andata in onda sul canale di notizie britannico Sky News.
Nel filmato si vedono due persone in studio commentare in inglese le immagini di persone che portano via detriti dopo la distruzione parziale della cattedrale ortodossa della Trasfigurazione a Odessa, città in Ucraina dichiarata patrimonio dell’Unesco, avvenuta durante l’attacco russo alla città verificatosi il 23 luglio 2023. Il Cremlino ha negato di aver colpito l’edificio religioso parlando di un errore della contraerea ucraina.
Il filmato è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, che recita: «Su Sky News, i conduttori discutono di un presunto attacco della Russia a un tempio. Tuttavia, nel filmato presentato come “prova”, si vede una donna sollevare senza sforzo pesanti lastre di cemento sullo sfondo della cattedrale di Odessa». Il riferimento è al minuto 00:10 del video presente nel post, in cui si vede una donna sollevare dei detriti rettangolari e spessi di colore grigio. Chi ha condiviso il contenuto, quindi, suggerisce che il filmato sarebbe la prova che i gravi danni alla cattedrale della Trasfigurazione a Odessa sono una messinscena perché i resti dell’edificio sarebbero in realtà finti, quindi oggetti scenografici.
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia infondata.
Innanzitutto, la cattedrale ortodossa di Odessa è stata realmente danneggiata, come documentato da foto, video e reportage giornalistici sul campo.
Chiarito questo aspetto, passiamo al video oggetto di analisi. Il filmato commentato in studio dai due giornalisti di Sky News è parte di un servizio giornalistico realizzato sul luogo dalla giornalista Dilnya Rahman di Rudaw, un sito di notizie con sede nella regione del Kurdistan iracheno. Al minuto 01:29 del servizio, caricato il 23 luglio 2023 sull’account YouTube ufficiale del media iracheno, si vede la donna, all’interno della cattedrale danneggiata, sollevare i detriti grigi citati nel post oggetto di analisi. Nel frattempo la giornalista racconta che svariati residenti, dopo l’attacco russo alla città, si sono recati nell’edificio religioso danneggiato per aiutare a ripulire il sito. Un fatto documentato anche da altre testate giornalistiche.
Analizzando le immagini del servizio giornalistico realizzato da Rudaw, che hanno una qualità dell’immagine migliore rispetto al video diffuso su Facebook, si può vedere come i detriti raccolti dalla donna non siano di cemento, ma di un materiale leggero simile al polistirolo utilizzato nell’edilizia come isolante. Alla stessa conclusione sono giunti, dopo le opportune analisi, anche altri siti di fact-checking internazionali.