Il 30 agosto 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook il 6 agosto 2023. Nel post è presente un video di 20 secondi in cui si vede un uomo chiedere in inglese ad altre due persone collegate da remoto se è vero che la casa farmaceutica Pfizer avesse usato per i suoi dipendenti in Australia un vaccino anti-Covid importato e non testato dalla Therapeutic Goods Administration (TGA), l’autorità di regolamentazione australiana per i prodotti terapeutici. Al minuto 00:13 una delle due persone collegate risponde che Pfizer si è impegnata a importare un lotto di vaccini appositamente per il programma di vaccinazione dei dipendenti. In sovrimpressione compare la scritta «senate» e lo stemma del Commonwealth d’Australia.
Il video è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, in cui si afferma che il rappresentante di Pfizer, durante l’audizione alla commissione per l’istruzione e l’occupazione del Senato australiano, avrebbe ammesso che i suoi dipendenti hanno ricevuto «un vaccino “speciale”». Il post analizzato suggerisce quindi che ai dipendenti di Pfizer sarebbe stato somministrato un vaccino differente rispetto a quello dato ai cittadini australiani.
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.
Il video oggetto di analisi mostra il segmento di un’audizione della commissione per l’istruzione e l’occupazione del Senato del Parlamento australiano, svoltasi il 3 agosto 2023. In quell’occasione vari senatori hanno posto una serie di domande sulla vaccinazione anti-Covid a Brian Hewitt, responsabile degli affari regolatori per Pfizer in Australia e Nuova Zelanda, e a Krishan Thiru, direttore medico della stessa azienda.
Al minuto 18:05 del video integrale pubblicato sul sito ufficiale del Parlamento australiano (qui è possibile leggere anche la trascrizione), il senatore Malcom Roberts ha posto ai due rappresentanti di Pfizer la domanda riportata nel video diffuso sul social network. Hewitt ha risposto che la casa farmaceutica si era impegnata a importare un lotto di vaccini appositamente per il programma di vaccinazione dei dipendenti per evitare di ridurre la quantità di vaccini disponibile per i cittadini australiani.
Nel video pubblicato su Facebook è stata quindi tagliata la spiegazione fornita da Pfizer per chiarire le motivazioni dietro la scelta di far arrivare in Australia un lotto specifico di vaccini anti-Covid da somministrare ai dipendenti dell’azienda. Precisiamo inoltre che il senatore Roberts ha diffuso in precedenza notizie false e infondate sui vaccini contro la Covid-19.
Contattato dai fact-checker di Lead Stories, un portavoce del Dipartimento della salute e dell’assistenza agli anziani del governo australiano ha smentito la notizia secondo cui la Therapeutic Goods Administration (TGA) non avrebbe testato il vaccino anti-Covid fornito ai dipendenti Pfizer in Australia. Il portavoce ha confermato che: «Tutti i 7 lotti utilizzati nel programma di vaccinazione dei dipendenti di Pfizer sono stati esaminati attraverso il processo TGA di rilascio dei lotti del vaccino e testati dalla rete di laboratori regolatori dell’Autorità europea di controllo ufficiale per il rilascio dei lotti (Ocabr)». Infine, il rappresentante del Dipartimento governativo ha dichiarato che «i lotti utilizzati per il programma di vaccinazione dei dipendenti Pfizer non erano diversi, separati o più sicuri» rispetto ai vaccini somministrati ai cittadini australiani.