Il video dei bambini in una gabbia non è collegato all’attacco del 7 ottobre di Hamas a Israele - Facta
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Il video dei bambini in una gabbia non è collegato all’attacco del 7 ottobre di Hamas a Israele

L’8 ottobre 2023 è stato pubblicato su Facebook un video diffuso su TikTok dall’utente @User6903068251281 che ritrae cinque bambini rinchiusi in delle gabbie, mentre si sente la voce fuori campo di un uomo che afferma qualcosa in una lingua straniera e ride. Il filmato è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post su Facebook, in cui si afferma che la scena mostrerebbe dei «bambini israeliani rapiti dagli attaccanti». Lo stesso contenuto è stato pubblicato su X dal senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan ed è circolato in italiano anche su TikTok.

Il riferimento è al massiccio attacco lanciato il 7 ottobre 2023 da Hamas, organizzazione estremista palestinese che governa la striscia di Gaza, contro Israele, durante il quale sono state prese in ostaggio decine di persone, tra militari e civili. L’escalation militare si inserisce nello storico conflitto politico, armato e sociale tra Israele e Palestina.

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. 

Innanzitutto, sia l’utente @User6903068251281 che il video che avrebbe pubblicato su TikTok non risultano essere più disponibili sulla piattaforma. Come ha verificato il sito israeliano FakeReporter, che si descrive impegnato nella lotta alla disinformazione e all’incitamento all’odio, il video era stato pubblicato dall’utente in questione tre giorni prima dell’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre. È quindi impossibile che mostri bambini israeliani catturati da militanti di Hamas il giorno dell’offensiva. 

Inoltre, i colleghi spagnoli di Maldita hanno contattato Mado Tarraf, direttore e professore dell’Academia Árabe di Madrid, in relazione all’audio del filmato. Secondo Tarraf, l’uomo che si sente ridere parla in arabo, usando il dialetto “khaleeji”, tipico della zona del Golfo (a cui non appartengono Israele e Palestina). Maldita ha anche notato che le gabbie non sembrano essere chiuse con lucchetti, come se si trattasse di uno scherzo ripreso in video.

Secondo poi un’ulteriore analisi da parte dei fact-checker danesi di Tjekdet, l’audio dell’uomo che parla e ride potrebbe però essere stato aggiunto successivamente a quello originale del video dei bambini in gabbia. Questa ipotesi è supportata da due elementi, scrive Tjekdet: il suono con la voce dell’uomo che ride ha un riverbero diverso e sembra essere stato registrato in un ambiente interno. Inoltre, questo audio risulta essere popolare soprattutto tra gli utenti TikTok di lingua araba, che lo aggiungono come elemento apparentemente umoristico a diversi tipi di video.

Inoltre, come analizzato dai fact-checker di Lead Stories, nella pubblicazione originale del video era presenta anche l’hashtag in arabo «#الشعب الصيني_ماله_حل», che si traduce letteralmente in «il popolo cinese non ha soluzione», insieme a diversi smile, cioè emoji di facce sorridenti stilizzate. Si tratterebbe di una frase satirica che significa «non puoi correggerli», senza un intento dispregiativo, perché indicherebbe ammirazione per l’intraprendenza del popolo cinese, spiegano sempre i colleghi fact-checker. Questo hashtag viene infatti utilizzato dagli utenti in lingua araba quando vengono condivisi contenuti divertenti o sciocchi su TikTok.

Facta.news non è riuscita a verificare in maniera indipendente la data e il contesto esatto del filmato. Tuttavia, è certo che la scena ripresa non abbia alcun legame con l’attacco di Hamas di Israele del 7 ottobre 2023 perché risulta essere stato condiviso online prima di quel giorno.

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