Il 19 ottobre 2023 è stato pubblicato su Facebook il video di alcune persone che di notte lanciano quelle che sembrano bottiglie molotov contro un edificio, che prende poi fuoco. Il filmato è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, che recita: «L’ambasciata israeliana in Bahrain è stata data alle fiamme». Lo stesso contenuto è stato pubblicato anche su TikTok.

Il riferimento è alle manifestazioni svoltesi in diversi Paesi del Medio Oriente a sostegno del popolo palestinese e contro Israele, dopo i bombardamenti israeliani a Gaza seguiti all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Come riportato da diverse testate internazionali, le proteste si sono svolte anche in Bahrein, Paese composto da più di 30 isole nel Golfo Persico. 

Il contenuto oggetto di analisi è fuorviante e veicola una notizia infondata.

Il video in questione non è stato registrato nel 2023 e non ha alcun legame con l’attuale escalation militare in Medio Oriente. La scena è presente in un video più lungo pubblicato il 30 dicembre 2012 su YouTube. Secondo il titolo e la didascalia in arabo che accompagnano il filmato originale, si tratterebbe dell’assalto di alcuni manifestanti con bottiglie molotov a una stazione di polizia avvenuto il 3 novembre 2012 a Sitrah, città nel nord-est del Bahrain. L’attacco, si legge ancora, era avvenuto dopo che si era diffusa la notizia che le condizioni di salute di Hassan Mushaima erano peggiorate. Mushaima è il leader di un partito dell’opposizione in Bahrein, condannato all’ergastolo per la sua partecipazione alle proteste nel Paese del 2011, scoppiate sulla scia della cosiddetta primavera araba. La notizia dell’assalto alla stazione di polizia a Sitrah era stata riportata all’epoca anche dalla United Press International (UPI), un’agenzia d’informazione statunitense. 

Non esistono riscontri sui media locali e internazionali di un assalto all’ambasciata d’Israele nel  Bahrein avvenuto dopo il 7 ottobre. Il 16 ottobre 2023 il sito ufficiale dell’ambasciata, situata a Manama, capitale del Paese, ha pubblicato un comunicato in cui si affermava che per motivi di sicurezza il servizio consolare sarebbe stato sospeso fino a nuovo avviso. Al momento in cui scriviamo non sono stati forniti ulteriori dettagli.