Il 20 ottobre 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione su WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato il giorno precedente su Facebook. Nel contenuto social compare un video musicale in cui sono raffigurate donne vestite di bianco cantare in mezzo un deserto e altre donne manifestare in strade di città con cartelli in arabo e in ebraico. 

Il filmato è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, che afferma che si sarebbe verificato «un piccolo miracolo, quasi completamente ignorato dai media: migliaia di donne ebree, musulmane e cristiane hanno camminato insieme in Israele per la pace». Il post continua affermando che «nel nuovo video ufficiale del movimento Women Wage Peace, la cantante israeliana Yael Deckelbaum canta la canzone “Prayer of the Mothers” insieme a donne e madri di tutte le religioni, dimostrando cosa la musica può cambiare».

Si tratta di una una notizia vecchia, presentata in maniera fuorviante, cioè senza il contesto necessario che permetta al lettore di capire quando si è verificata. 

Il video musicale oggetto di analisi infatti non è nuovo e non ha alcun legame con l’escalation militare in Medio Oriente, iniziata con l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 a Israele.

Il filmato in questione è stato pubblicato originariamente su YouTube il 15 novembre 2016 dal profilo ufficiale della cantante e attivista di origini israeliane-canadesi Yael Deckelbaum. Si tratta del video musicale che accompagna la canzone intitolata “Prayer Of The Mothers”. Come si legge sul sito della stessa cantante, la canzone era nata dall’alleanza tra la «cantautrice Yael Deckelbaum e un gruppo di donne coraggiose, alla guida del movimento “Women Wage Peace” […] nato nell’estate del 2014 durante l’escalation di violenza tra Israele e palestinesi». Women Wage Peace è un movimento pacifista israeliano il cui scopo è promuovere un accordo politico, coinvolgendo le donne nel processo, per porre fine allo storico conflitto israelo-palestinese. Le immagini dei cortei che si vedono nel video musicale ritraggono momenti della «marcia della speranza» che si è svolta il 4 e il 19 ottobre 2016 e che ha visto donne palestinesi e israeliane camminare in corteo verso Gerusalemme per chiedere la pace.