Il 16 novembre 2023 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post Telegram inviato lo stesso giorno, secondo cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe stato «denunciato alla corte penale internazionale». In particolare, nel testo si legge che la Turchia avrebbe presentato una denuncia contro Netanyahu «alla Corte penale internazionale con l’accusa di: crimini di guerra, crimini contro l’umanità, crimini di genocidio». Nel messaggio è presente anche lo screenshot di un documento redatto in turco. Lo stesso contenuto circola anche su Facebook.
Si tratta di una notizia imprecisa.
Come riportato da diverse testate in lingua turca, gli avvocati Mücahit Birinci, Burak Bekiroğlu e Metin Külünk il 14 novembre 2023 hanno presentato una petizione di 23 pagine indirizzata alla Procura generale di Istanbul, chiedendo al ministero della Giustizia di formalizzare una denuncia penale alla Corte penale internazionale (ICC), tribunale per crimini internazionali che ha sede a L’Aia, nei Paesi Bassi, contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
La petizione inviata dagli avvocati propone l’apertura di un’indagine da parte del Procuratore della Corte penale internazionale nei confronti di Netanyahu poiché «ha commesso crimini come guerra, genocidio e crimini contro l’umanità davanti agli occhi occhi di tutti» e sta «uccidendo tutte le persone che vivono a Gaza, compresi neonati, bambini, donne e civili». Il riferimento è agli intensi bombardamenti di Israele su Gaza lanciati in risposta all’attacco del gruppo estremista palestinese Hamas del 7 ottobre 2023. Secondo quanto stimato dal ministero della Salute di Gaza, le vittime palestinese sono oltre 14mila.
Come previsto dalla legge, scrive Anadolu Ajans, l’agenzia di stampa del governo turco, la Procura generale di Istanbul, dopo aver esaminato la petizione, ha inoltrato la denuncia penale alla direzione generale delle Relazioni estere e dell’Unione europea del ministero della Giustizia turco per essere valutata.
Quindi la Turchia non ha presentato una denuncia alla Corte penale internazionale contro Benjamin Netanyahu. Si tratta invece di una petizione di tre avvocati turchi presentata alla Procura generale di Istanbul per chiedere l’inizio di un processo contro il primo ministro israeliano per crimini contro l’umanità davanti alla Corte Penale internazionale. Ad oggi la richiesta deve essere ancora valutata dal ministero della Giustizia turco.
Precisiamo infine che la Corte penale internazionale ha competenza in materia di genocidi, crimini contro l’umanità e crimini di guerra ed esercita le proprie funzioni e i propri poteri sul territorio di qualsiasi Stato membro. Attualmente la Turchia e Israele non ne fanno parte, la Palestina invece nel 2015 ha firmato lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale accettando la giurisdizione della Corte.