Einstein non ha sostenuto l’esistenza di Dio in una disputa con un professore ateo - Facta
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Einstein non ha sostenuto l’esistenza di Dio in una disputa con un professore ateo

L’11 dicembre 2023 è stato condiviso un thread su X secondo cui Albert Einstein, da studente universitario, avrebbe sostenuto l’esistenza di Dio durante una conversazione con un suo professore di filosofia. Einstein, infatti, avrebbe affermato che «Dio ha davvero creato tutto», ma «non ha creato il male» perché «il male è il risultato di ciò che accade quando l’uomo non ha l’amore di Dio nella sua vita». Lo stesso presunto discorso del fisico tedesco circola anche su Facebook e TikTok.  

Si tratta di un contenuto che veicola una notizia infondata.

Albert Einstein, vissuto a cavallo tra il 19esimo e 20esimo secolo, è uno scienziato noto per la teoria della relatività e per aver vinto nel 1921 il premio Nobel per la Fisica. 

Lo stesso contenuto circola in inglese in Rete da circa 20 anni. Come aveva ricostruito nel 2004 il sito di fact-checking statunitense Snopes, in nessuna biografia o articolo ufficiale sullo scienziato veniva riportato il presunto scambio in questione. 

Il racconto, inoltre, non combacia con le opinioni espresse dallo scienziato sulla religione. Nel 1929, in un telegramma inviato al rabbino Herbert S. Goldstein, Einstein ha dichiarato di «credere nel Dio di Spinoza», filosofo olandese del 17esimo secolo secondo cui Dio e il mondo materiale non sono distinguibili, e più una persona comprende come funziona il mondo, più si avvicina a Dio.

Ventuno anni più tardi, in una lettera inviata a Morton Berkowitz si era definito «agnostico», termine che indica una posizione non precisa riguardo l’esistenza o l’inesistenza di Dio. Secondo quanto ricostruito dal giornalista e scrittore Walter Isaacson nella biografia “Einstein: His Life and Universe” (in italiano, “Einstein: la sua vita e l’universo”), il fisico aveva anche detto (pagina 390 del libro) di non essere ateo. 

Infine, poco prima della sua morte, in una lettera scritta nel 1954 e indirizzata al filosofo Eric Gutkind, Einstein ha confessato che «la parola Dio per me non è altro che l’espressione e il prodotto della debolezza umana, e la Bibbia una collezione di leggende giuste, ma ancora primitive, che ciò nondimeno sono abbastanza puerili. Nessuna interpretazione, di nessun genere, può cambiare questo (per me)».

Dunque, come suggerito sempre da Snopes, il nome di Einstein è stato inserito in un aneddoto creato molto tempo dopo la sua morte per fornire al pubblico una figura riconoscibile e conferire così al racconto un’aria di verosimiglianza.

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