Il 22 aprile 2024 è stato pubblicato su Facebook uno screenshot che riporta il titolo di un articolo del Messaggero che recita: “Freddo sull’Italia, temperature in picchiata da Nord a Sud: e in Abruzzo torna la neve. Il caldo a maggio”. Al di sotto del titolo è stata aggiunta questa scritta: “Il riscaldamento globale ha avuto un malore improvviso”. Lo screenshot è accompagnato da un commento del suo autore che recita: “Il clima nel RINCOGLIONITICO”.
Il post oggetto di analisi intende sostenere la tesi che il freddo degli ultimi giorni contraddica il riscaldamento globale. Il 22 e 23 aprile 2024, sono state registrate infatti temperature piuttosto basse in tutta Europa. In Italia le temperature massime sono state di 6-8 gradi inferiori alle medie del periodo.
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia infondata.
Innanzitutto è importante precisare che a metà aprile le temperature massime in Italia hanno sfìorato i 30 gradi, un valore da stagione estiva, quasi doppio rispetto a quelli di riferimento. Come scrive il meteorologo Scott Duncan, il mese di aprile in Europa è stato segnato da un forte sbalzo di temperatura. Ma il caldo anomalo si era manifestato già a febbraio, facendo registrare temperature caratteristiche di aprile.
Va ricordato, peraltro, che questo anticipo di primavera, che si era verificato anche lo scorso anno, comporta particolari problemi per il settore agricolo. Le fioriture precoci, che si osservano già da diversi anni, espongono diverse colture al rischio di venire danneggiate da un successivo crollo delle temperature, una possibilità che non è così eccezionale a primavera non ancora inoltrata. Il 22 aprile l’associazione agricola Coldiretti ha segnalato che «il ritorno improvviso del freddo al Nord, dopo un inizio 2024 che per le regioni settentrionali è stato il più caldo di sempre con +2.20 gradi rispetto alla media storica (elaborazione Coldiretti su dati Isac Cnr), espone le coltivazioni al rischio gelate».
Inoltre, non si possono trarre valutazioni o conclusioni sull’andamento climatico nel lungo periodo solo dalle temperature di pochi giorni, come se fossero un evento isolato nello spazio e nel tempo. Gli eventi meteorologici recenti devono essere collocati nel contesto di ciò che sta accadendo, non solo in Italia. Il 10 aprile 2024 la NASA ha comunicato che marzo, a livello globale, è stato il decimo mese consecutivo più caldo finora registrato. Le temperature superficiali del 2024, anche a livello del mare, si sono collocate finora su valori superiori rispetto a quelli dello stesso periodo del 2023, l’anno più caldo finora registrato. In questo approfondimento abbiamo spiegato come debba essere correttamente interpretata l’espressione “finora registrato”.
In generale, è necessario osservare che anche all’interno di una tendenza all’aumento della temperatura globale è possibile che in alcuni regioni si verifichino episodi di freddo intenso. Gli autori di uno studio di attribuzione su un’ondata di freddo che ha colpito la penisola scandinava e la Finlandia nei primi giorni del 2024 scrivono che il cambiamento climatico non significa che le ondate di freddo non si verificheranno più ma che sono diventate meno frequenti o intense.
In conclusione, una manciata di giorni più freddi della media climatica di riferimento non smentisce il riscaldamento globale. Così come non basterebbe un breve periodo di caldo anomalo per provarlo. Inoltre, proprio perché globale, l’attuale cambiamento climatico è dimostrato dall’andamento di diversi indicatori – che non riguardano solo le temperature – che vengono monitorati in tutti i continenti e oceani del pianeta.