Questo video non mostra Harrison Ford che appoggia le proteste filo-palestinesi negli Stati Uniti - Facta
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Questo video non mostra Harrison Ford che appoggia le proteste filo-palestinesi negli Stati Uniti

Il 6 maggio 2024 è stato pubblicato su Facebook un video che ritrae Harrison Ford mentre parla a un microfono circondato da persone. Nella clip l’attore statunitense parla di «persone in prima linea», «sul campo», «con i piedi nel fango», affermando che «c’è una nuova forza della natura che si agita in tutto il mondo. Sono i giovani che, francamente, abbiamo deluso. Sono arrabbiati, organizzati, capaci di fare la differenza. Sono un esercito morale». Nel filmato, durante il discorso di Ford, compaiono video e immagini di proteste filo palestinesi e un testo in sovraimpressione in inglese che recita: «Harrison Ford sta con chi protesta». 

Il video in questione è accompagnato da un testo, scritto dall’autore del post, in cui si legge: «Parole coraggiose sull’unione della gioventù universale contro il genocidio commesso da Israele contro il popolo palestinese».

Il riferimento è alle proteste filo-palestinesi in più di 130 tra college e università statunitensi, iniziate lo scorso aprile, contro la guerra in corso a Gaza, avviata dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 di Hamas contro Israele. 

Si tratta di un contenuto presentato in maniera fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Il video originale (che non contiene immagini e clip di proteste filo-palestinesi) mostra una parte del discorso che Harrison Ford ha tenuto il 23 settembre 2019 sull’importanza delle foreste pluviali durante il vertice sull’azione per il clima delle Nazioni unite a New York. Essendo un intervento di 5 anni fa, è impossibile dunque che l’attore con le sue parole del 2019 abbia appoggiato le proteste filo palestinesi statunitensi in corso nel 2024. Inoltre, durante il suo discorso l’attore non menziona mai la Palestina, la Striscia di Gaza o Israele. All’epoca Ford aveva invece parlato della foresta amazzonica, del cambiamento climatico in atto, esortando i leader mondiali ad ascoltare le proteste organizzate da giovani attivisti ambientali.

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