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Queste foto non mostrano l’attivista palestinese Bassem Tamimi prima e dopo «6 mesi di detenzione»

Queste foto non mostrano l’attivista palestinese Bassem Tamimi prima e dopo «6 mesi di detenzione»

12 giugno 2024
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Il 10 giugno 2024 sono state pubblicate su Facebook due foto che mostrano lo stesso uomo: nella prima è visibilmente in salute, mentre nella seconda ha un volto emaciato e consumato. Il post è accompagnato dalla seguente didascalia: «Queste sono le condizioni di Bassem Tamimi, leader e attivista del Popular Struggle Committee di Nabi Saleh e padre di Ahed, dopo 6 mesi di detenzione amministrativa.»

Il riferimento è a Bassem Tamimi, l’attivista palestinese arrestato il 29 ottobre 2023 dall’esercito israeliano (IDF). Tamimi era stato arrestato per le sue attività contro l’occupazione illegale israeliana della Cisgiordania. L’uomo è stato rilasciato nei giorni scorsi, dopo essere stato trattenuto per oltre 7 mesi dalle forze armate israeliane. Secondo quanto riportato da The Times of Israel, l’esercito israeliano non ha mai pubblicato un’accusa formale né ha tenuto un processo contro di lui. Nemmeno il rilascio degli scorsi giorni è stato accompagnato da spiegazioni da parte delle forze armate israeliane.

Si tratta di un contenuto presentato in maniera fuorviante.

La prima foto – quella che mostra Tamini in salute – risale al 2012 ed è stata scattata dal fotografo Sebastian Scheiner per Associated Press mentre l’attivista e sua moglie camminavano verso il tribunale militare israeliano di Ofer, vicino alla città cisgiordana di Ramallah. 

La foto in cui Bassem Tamimi ha il volto emaciato, invece, è effettivamente recente ed è apparsa per la prima volta il 9 giugno 2024 sul profilo X di Fadi Quran, direttore delle campagne di Avaaz, una ONG che coordina attivisti in tutto il mondo. Il post è stato accompagnato dalla seguente didascalia: «Bassem Tamimi, il leader delle proteste di Nabi Saleh, arrestato da mesi senza processo da Israele, è stato appena rilasciato. È un sollievo, ma anche uno strazio per ciò che le prigioni di Israele gli hanno fatto. È un uomo resistente e sono sicuro che recupererà le forze».

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