Il parlamento ucraino non ha «vietato» il cristianesimo - Facta
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Il parlamento ucraino non ha «vietato» il cristianesimo

Il 21 agosto 2024 è stato pubblicato su Facebook un video in cui si vede il momento del risultato, comunicato in cirillico, di una votazione all’interno di un parlamento i cui banchi sono decorati con delle bandierine dell’UE e dell’Ucraina. Secondo l’autore del post, si tratterebbe della votazione del parlamento ucraino, che avrebbe «vietato» il cristianesimo, «mettendo al bando la Chiesa ortodossa ucraina».

Il contenuto è presentato in maniera fuorviante e veicola una notizia infondata. 

Il video è stato effettivamente filmato nel parlamento ucraino (Verkhovna Rada) il giorno 20 agosto 2024, in occasione dell’approvazione della legge 8371. Infatti, al minuto 0:03 del video pubblicato su Facebook si vede un uomo con la camicia a maniche corte grigia applaudire in segno di approvazione. Lo stesso uomo è stato fotografato nello stesso istante dal fotografo Andrii Nesterenko. Gli uomini in piedi intenti a scattare delle fotografie, visibili al minuto 0:09, sono gli stessi di un’altra foto scattata dallo stesso fotografo. 

La legge 8371 approvata dal Parlamento ucraino pone delle restrizioni alla Chiesa ortodossa ucraina (UOC), tradizionalmente legata alla Chiesa ortodossa russa di Mosca e subordinata al Patriarcato di Mosca. Come riportato dal comunicato ufficiale pubblicato sul sito del parlamento ucraino, la legge stabilisce che «le organizzazioni ecclesiastiche che dipendono dalla Russia non potranno utilizzare le proprietà statali e municipali». Tuttavia, questa legge «non proibisce le attività religiose della Chiesa ortodossa ucraina». 

Tra l’altro, precisiamo che in Ucraina esistono due Chiese ortodosse: la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (UOC), oggetto del disegno di legge, e la Chiesa ortodossa indipendente dell’Ucraina, nata il 15 dicembre 2018 in occasione del Concilio di unificazione delle Chiese ortodosse ucraine tenutosi a Kiev. Già al tempo, la decisione era stata considerata un atto politico e il segno della spaccatura tra Ucraina e Russia, degenerata poi nell’annessione russa della Crimea nel 2014 e la successiva guerra nel Donbass

In Ucraina, la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca  è da tempo al centro di varie controversie, in quanto alcuni ecclesiastici erano stati accusati di collaborare con la Russia e di giustificare l’invasione militare russa dell’Ucraina, compresi vescovi e altri membri di alto livello. 

È necessario sottolineare, tra l’altro, che mettere un bando sulla Chiesa ortodossa legata al Patriarcato di Mosca non significa «vietare il cristianesimo» come il post su Facebook suggerisce.

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