Il 10 settembre 2024 è stato condiviso su X un post in cui si legge che l’ex presidente dell’istituto tedesco Koch avrebbe ammesso che la pandemia da Covid-19 «è stata un’invenzione». I dati sulla pandemia, infatti, sarebbero «falsi», e sarebbe stata utilizzata «violenza contro chi cercava la verità», si legge ancora.
Questa notizia è falsa.
Lo scorso 22 marzo, Lothar Wieler, ex presidente del Koch Institute (RKI) che opera per conto del ministero della Salute tedesco ed è responsabile del controllo e della prevenzione delle malattie, ha rilasciato un’intervista all’agenzia di stampa tedesca Tages Schau in occasione del quarto anniversario del lockdown tedesco per fermare la pandemia da Covid-19.
L’intervista si concentrava sugli aspetti positivi e negativi della gestione della pandemia da parte del governo tedesco e del coordinamento con gli altri Stati. Per Wieler, ad esempio, la Germania era riuscita a gestire bene le campagne di vaccinazione, la logistica del trasferimento dei pazienti in terapia intensiva e lo sviluppo dell’app di tracciamento dei contatti “Corona” utilizzata per contrastare il contagio. L’ex presidente del RKI aveva invece criticato altri aspetti, che secondo lui non sono erano stati gestiti in maniera corretta, come il coordinamento e la condivisione delle informazioni, le modalitià con cui vari politici e comitati avevano adottate alcune scelte e il fatto che ogni singolo Paese avesse delle proprie misure e non fossero state coordinate con quelle degli altri Stati.
Lothar Wieler, però, a differenza di quanto sostenuto sui social, né in questa intervista, né in altre dichiarazioni ha mai affermato che i dati sulla pandemia fossero falsi e che questa non sia mai esistita.
In passato a Factaabbiamo verificato un’altra notizia falsa simile, secondo cui il governo tedesco, tramite il Koch Institute, avrebbe ammesso «che non c’è stata alcuna pandemia».