I cercapersone di Hezbollah non sono esplosi perché Israele «conosceva i loro numeri di telefono» - Facta
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I cercapersone di Hezbollah non sono esplosi perché Israele «conosceva i loro numeri di telefono»

Il 17 settembre 2024 è stato condiviso un post su X secondo cui «Israele è in possesso di tutti i numeri di telefono degli #Hezbollah», motivo per cui sarebbe riuscito a «fargli esplodere da remoto i cercapersone».

Il riferimento è all’esplosione in contemporanea di centinaia di cercapersone utilizzati dai militanti di Hezbollah, un gruppo paramilitare libanese, avvenuta il 17 settembre in Libano e in Siria. A causa delle varie esplosioni, sono rimaste ferite quasi 3mila persone e si contano almeno 12 morti. 

Quanto diffuso dal post su X però è falso.

Al momento in cui scriviamo la causa esatta delle esplosioni non è ancora stata confermata, ma le ipotesi principali sono sostanzialmente due. La prima ipotesi avanzata prevede che le esplosioni possano essere state causate dalla detonazione delle batterie dei dispositivi, forse per surriscaldamento casuale o indotto tramite un attacco informatico dei servizi segreti e dell’esercito israeliano. Secondo alcuni esperti sentiti dalla stampa internazionale, però, la batteria da sola non sarebbe stata sufficiente a causare un danno simile. Inoltre, va considerato che solitamente solo una batteria completamente carica può prendere fuoco o esplodere; se il livello di carica è sotto al 50 per cento, il surriscaldamento della batteria genera gas e vapore, ma non incendi o esplosioni, spiegano ancora gli esperti. 

La seconda ipotesi, invece, quella ritenuta al momento più probabile, è stata avanzata dal New York Times e suggerisce che si sia trattata di un’operazione congiunta del Mossad (i servizi segreti israeliani) e dell’esercito israeliano. Questi avrebbero nascosto nei cercapersone dell’esplosivo, attivabile a distanza, prima che i dispositivi venissero importati in Libano e consegnati ai vari militanti, circa 6 mesi prima dell’esplosione. Al momento l’esercito di Israele ha rifiutato di commentare pubblicamente l’esplosione. 

Invece, la teoria diffusa su X non regge perché i cercapersone non hanno un numero di telefono come i cellulari; sono infatti dispositivi di comunicazione unidirezionale che consentono di inviare un breve messaggio via radio (e non tramite le celle che utilizzano i telefoni) a un altro cercapersone. Questi dispositivi funzionano anche se il segnale di rete cellulare è assente o sovraccarico.

Tra l’altro, a inizio 2024 Hezbollah avevaabbandonato i cellulari come mezzo di comunicazione per ridurre il rischio di essere rintracciati.

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