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Il governo spagnolo non ha «spruzzato scie chimiche» per volere delle Nazioni Unite

Il governo spagnolo non ha «spruzzato scie chimiche» per volere delle Nazioni Unite

13 giugno 2022
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Il 13 giugno 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un articolo pubblicato il 9 giugno 2022 da Green Pass News, sito web di cui ci eravamo già occupati in precedenza per un caso di disinformazione sui vaccini anti-Covid.

L’articolo oggetto della segnalazione si intitola “Il governo spagnolo ammette di aver spruzzato scie chimiche sui cittadini, per volere delle Nazioni Unite” e racconta di una presunta dichiarazione del governo spagnolo datata 16 aprile 2020, che avrebbe ammesso di aver ​​«autorizzato i militari a spruzzare biocidi sull’intera popolazione» utilizzando come pretesto lo «stato di emergenza per la gestione della situazione di crisi sanitaria causata dal Covid-19». Tale operazione sarebbe stata autorizzata ai sensi del Regio Decreto 463/2020.

Secondo l’articolo, già in passato la Spagna sarebbe stata «utilizzata come banco di prova per le scie chimiche che includono biossido di piombo, ioduro d’argento e diatomite», come proverebbe una testimonianza al Parlamento europeo dell’eurodeputato Ramon Tremosa Balcells, che il 19 maggio 2015 avrebbe svelato che «i lavoratori dell’Agenzia meteorologica statale hanno segnalato che gli aerei hanno diffuso le sostanze chimiche tossiche in tutta la Spagna».

Si tratta di una notizia falsa.

Il governo spagnolo non ha mai ammesso di «aver spruzzato scie chimiche sui cittadini», dal momento che tale dichiarazione non compare in alcun articolo giornalistico o comunicazione istituzionale. Il «Regio Decreto 463/2020» è la norma spagnola che ha istituito lo stato d’emergenza in risposta alla pandemia di coronavirus, è stata annunciata il 13 marzo 2020 dal primo ministro Pedro Sanchez e non contiene alcun riferimento a «biocidi» da spruzzare «sull’intera popolazione». 

È infondato anche il riferimento alla testimonianza dell’eurodeputato Ramon Tremosa Balcells. Come hanno ricostruito nel 2018 i colleghi spagnoli di Maldita, nel 2015 Tremosa Balcells aveva rivolto un’interrogazione alla Commissione europea per fare chiarezza su un presunto rapporto presentato all’Unione europea da quattro dipendenti dell’istituto meteorologico e riguardante un piano di geoingegneria militare per cambiare il clima in Spagna. La Commissione europea ha smentito l’esistenza di tale rapporto e della dinamica che in esso sarebbe descritta, affermando di aver condotto indagini sulla vicenda in collaborazione con le autorità spagnole e di «non aver trovato alcuna prova delle accuse». La notizia del rapporto si è rivelata essere il frutto di una catena circolata su WhatsApp nel 2014 e priva di qualsiasi fondamento.  

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