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Non è vero che secondo un «rapporto nascosto» del WEF nel 2025 moriranno 6 miliardi di persone

Non è vero che secondo un «rapporto nascosto» del WEF nel 2025 moriranno 6 miliardi di persone

24 gennaio 2025
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  • Secondo un post diffuso online, a Davos sarebbe stato confermato che, in base a un rapporto del World Economic Forum, nel 2025 moriranno più di sei miliardi di persone.
  • La notizia è falsa, ed è stata data inizialmente da The People’s Voice, un sito che pubblica disinformazione.
  • Il WEF non ha mai sostenuto lo spopolamento mondiale.

Il 22 gennaio 2025 è stata condivisa su X la notizia di un presunto «rapporto del World Economic Forum nascosto» che avrebbe confermato la morte di «più di sei miliardi di persone nel 2025». «Secondo i resoconti di Davos», si legge ancora, l’obiettivo di Klaus Schwab, il fondatore e presidente del WEF, sarebbe dunque «sulla buona strada per essere raggiunto». «Cosa stanno macchinando?», commenta l’autore del post.

La notizia è falsa e rientra nel filone complottista secondo cui il WEF avrebbe in programma la riduzione e il controllo della popolazione mondiale.

Il 20 gennaio 2025 a Davos, in Svizzera, è iniziato il meeting annuale del WEF, che riunisce i più importanti imprenditori e politici del mondo per discutere temi di attualità. Il tema di quest’anno è “Collaborazione nell’era dell’intelligenza”. 

Klaus Schwab ha partecipato a diversi panel, ma in nessuno dei suoi discorsi ha annunciato che nel 2025 moriranno 6 miliardi di persone (la popolazione mondiale è di circa 8 miliardi, ndr).

La falsa notizia, infatti, circola online da agosto 2024, quando The People’s Voice sito noto per diffondere disinformazione su varie tematiche, WEF compreso aveva pubblicato un articolo intitolato, in inglese, “Un documento del WEF conferma che 6 miliardi di persone moriranno nel 2025”. Nell’articolo, però, non veniva presentato alcun documento o dichiarazione di Klaus Schwab a sostegno di quanto affermato.

All’epoca, contattato da Reuters, un portavoce del WEF aveva spiegato che «il World Economic Forum non sostiene e non difende lo spopolamento», e «le affermazioni che collegano il Forum alle cospirazioni per lo spopolamento sono infondate e radicate nella disinformazione».

L’unico dato presunto riportato nell’articolo di The People’s Voice era una previsione fatta da Deagel.com (il sito web non è più online), una «non profit, costruita nel tempo libero» e «non legata ad alcun governo», e nemmeno al WEF.

Così si descrive Deagel.com, in una sezione ora rimossa del suo sito web

Nel 2020 questa non profit aveva previsto un enorme calo di popolazione in tutti i maggiori Paesi occidentali; tuttavia, come già scritto su Facta, gli stessi autori avevano specificato in fondo al documento che la previsione era «un gioco di numeri» basato su «ipotesi speculative» e che come tale andava interpretata.

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