La storia della dissenteria collettiva di Gubbio è stata fortemente esagerata - Facta
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La storia della dissenteria collettiva di Gubbio è stata fortemente esagerata

Tra il 20 e il 21 ottobre 2022 i social network italiani sono stati invasi dalla notizia di un presunto caso di “dissenteria collettiva” avvenuto in un ristorante di Gubbio, in Umbria. Il clamore attorno alla storia è nato grazie a una serie di messaggi vocali pubblicati il 20 ottobre su Twitter, nei quali diverse voci descrivono la scena di un pranzo di pesce organizzato in una non meglio precisata «domenica scorsa» da «un’associazione di Gubbio che va a pesca di tonni» e che avrebbe prodotto «scene apocalittiche».

Secondo le presunte testimonianze, molti dei commensali sarebbero stati vittime di un «acuto» attacco di dissenteria, che avrebbe prodotto svenimenti e l’intervento di diverse ambulanze. Il malessere collettivo sarebbe stato generato dall’ingerimento di tonno crudo, pescato direttamente dall’associazione e non adeguatamente abbattuto. Nella confusione seguita all’episodio, uno dei partecipanti alla cena avrebbe deciso di tornare a casa per utilizzare il bagno e, ubriaco, sarebbe stato coinvolto in un incidente stradale. Su Twitter circolano alcune presunte foto dell’uomo, con la camicia azzurra bagnata e i vestiti sporchi, mentre attende in piedi accanto alla sua automobile.

I particolari descritti nelle testimonianze audio sono piuttosto espliciti e tra questi spicca la vicenda di un uomo identificato come «il Biscotto» che, uscito per fumare una sigaretta, sarebbe stato sorpreso da un violento attacco di dissenteria. Sui social network circola una presunta foto del «Biscotto» con i pantaloni bianchi macchiati.

La versione del ristoratore

Secondo le clip audio già citate, il pranzo incriminato si sarebbe svolto nel ristorante “Federico da Montefeltro” di Gubbio, ma la responsabilità dei malori non sarebbe in ogni caso da addebitare alla cucina del locale, dal momento che parte del pescato servito per cena sarebbe stato portato dalla comitiva. 

Raggiunto dalla redazione di Facta, il titolare del ristorante Massimiliano Casoli ha smentito la ricostruzione contenuta negli audio, spiegando che il pranzo in questione si è svolto il 2 ottobre 2022, che i commensali hanno effettivamente portato dall’esterno alcuni esemplari di tonno e che all’evento erano presenti 101 persone tra i 15 e i 90 anni. Nessuno dei commensali ha però lasciato il ristorante in preda alla dissenteria, come racconta la storia ormai diventata virale, ma due persone (tra loro imparentate) sono state vittime di uno svenimento, con ogni probabilità per altri motivi. Per questo motivo sono giunte sul posto due ambulanze. 

Casoli ha spiegato a Facta di essere stato contattato dall’autore di uno degli audio diffusi sui social network, che ha fatto le sue scuse e ha chiarito di essere venuto a conoscenza della storia «per sentito dire». Lo stesso titolare ha raccontato di essere stato raggiunto dai Carabinieri solo nella mattinata di oggi, dopo il clamore mediatico ottenuto dalla vicenda, e che le autorità non erano in alcun modo state informate degli eventi.

In seguito alle prime voci riguardanti la cena e diffuse localmente, il 15 ottobre 2022 la direzione del ristorante ha pubblicato un post su Facebook, spiegando che i due malori registrati il 2 ottobre 2022 «nulla hanno a che vedere, in alcun modo, con la qualità e/o tipologia del cibo somministrato presso il ristorante, con la preparazione dello stesso o con i metodi di cottura utilizzati, come a qualcuno piacerebbe far credere».

Il titolare del ristorante ha annunciato a Facta che nei prossimi giorni ricorrerà alle vie legali per tutelare l’attività dalle voci circolate in questi giorni.

Che cosa è successo durante il pranzo

Contattata dalla redazione di Facta anche l’associazione di pesca coinvolta, Ikuvium Big Game Fishing Gubbio, ha smentito «categoricamente» quanto riportato negli audio e sui social.

Francesco Stafficci, vicepresidente, ha raccontato che il 2 ottobre 2022 l’associazione aveva organizzato un pranzo presso il ristorante “Federico da Montefeltro” di Gubbio, dove erano presenti 101 persone, tutte associate. Durante il pranzo sono stati serviti diversi tipi di pesce e salse, tra cui il tonno, pesce nominato sui social e accusato di essere stato il motivo della dissenteria diffusa. Secondo quanto riportato da Stafficci il tonno era stato pescato dai componenti dell’associazione, era stato regolarmente abbattuto ed erano state rispettate tutte le regole di igiene. 

Sempre Stafficci racconta che «circa a tre quarti del pranzo» una signora si è sentita male, svenendo. A quel punto il fratello, anche lui presente al pranzo, l’ha accompagnata all’aperto e, dopo poco è svenuto anche lui, probabilmente perché impressionato dalle condizioni della sorella. «Abbiamo chiamato due ambulanze che sono arrivate per soccorrere entrambi» continua il vicepresidente, precisando che, una volta dimessi dal pronto soccorso, i due signori non hanno comunicato di essere stati male a causa di un’intossicazione alimentare. 

Francesco Stafficci ha riportato a Facta che «dieci, quindici persone» hanno manifestato nelle ore successive al pranzo alcuni episodi di diarrea, ma nessuna di queste è stata davvero male e soprattutto «nessuno si è recato presso l’ospedale per intossicazione alimentare o disturbi intestinali», aggiungendo che «noi non abbiamo riscontrato scene apocalittiche all’interno del ristorante». 

L’associazione ha inoltre affermato che non c’è stata alcuna denuncia all’Asl, come dovrebbe avvenire dopo gravi casi di intossicazioni alimentari. L’azienda sanitaria locale Umbria 1 ha confermato la circostanza a Facta, spiegando di non aver ricevuto segnalazioni di intossicazioni alimentari.

La smentita del signor «Biscotto»

La redazione di Facta ha contattato anche Claudio Casagrande, vero nome del signor «Biscotto», membro dell’associazione che secondo quanto riportato sui social sarebbe stato sorpreso da un violento attacco di dissenteria mentre fumava una sigaretta fuori dal locale. 

Casagrande ha smentito quanto riportato, affermando di aver avuto un lieve malore intestinale subito dopo l’antipasto, probabilmente dovuto al fatto che non stava bene già dalla sera prima, e di essere tornato presso la sua abitazione con tranquillità. «A parte quella piccola incertezza che ho avuto dopo l’antipasto, poi sono stato benissimo» ha spiegato, aggiungendo che «la sera ho mangiato e la mattina mi sono sentito benissimo!». 

Un’ulteriore precisazione fornita da Casagrande dimostra che l’aneddoto che lo riguarda non può essere vero: ha riportato di fumare «Iqos (una particolare tipologia di tabacco scaldato e non bruciato, che non produce il fumo delle normali sigarette, ndr) quindi non devo nemmeno uscire a fumare».

C’è stato un incidente, ma non causato dalla dissenteria

Stafficci, il vicepresidente dell’associazione di pesca, ha anche confermato che c’è stato un incidente d’auto dopo il pranzo, ma non è legato alla dissenteria. «Uno dei nostri associati – ha spiegato – tornando a casa dal pranzo ha avuto un incidente d’auto, sbattendo contro due veicoli, e parcheggiando poi a bordo strada per i rilevamenti», dai quali è stato reso noto che il suo tasso alcolemico era superiore a quello consentito. Secondo la versione del vicepresidente la realtà è diversa da quanto diffuso sui social, perché il conducente non è stato vittima di un attacco di dissenteria e non è stato trovato sporco di feci. 

I Carabinieri di Gubbio, intervenuti successivamente allo scontro, hanno confermato alla redazione di Facta che l’incidente in questione è avvenuto per cause diverse da quelle riportate sui social e non riconducibili al pranzo. 

Le immagini e i video collegate al racconto su WhatsApp

Gli audio diffusi su Twitter e su WhatsApp sono stati pubblicati anche su YouTube il 20 e il 21 ottobre 2022, accompagnati da quattro foto e un video che sembrano mostrare persone con attacchi di dissenteria. Due delle foto e il video in questione non hanno in realtà alcun collegamento con il pranzo del 2 ottobre scorso. 

L’immagine di un mezzo busto di un uomo di spalle con i pantaloni bianchi macchiati è in realtà un’immagine promozionale presente online per un costume da feste in maschera come Halloween, come si può verificare qui. La foto di una donna sdraiata a terra proviene invece da un sito che contiene immagini stock in vendita, come si può vedere qui. Infine, il video che mostra un uomo sdraiato su una barella è in realtà un filmato che circola online dal 2020.

Per quanto riguarda, invece, le due foto che mostrano una persona con una camicia blu macchiata, si tratta – secondo quanto riferito da Stafficci – di immagini collegate al pranzo di domenica 2 ottobre 2022, ma non mostrano un uomo colpito da un attacco di dissenteria. In base a quanto riferito a Facta, la foto ritrae l’uomo coinvolto nell’incidente stradale avvenuto successivamente al pranzo. Secondo il vicepresidente dell’associazione, l’uomo era confuso a causa dell’impatto e «si è appoggiato a una fontanella dove si è bagnato tutto». Le due immagini che circolano non ritrarrebbero quindi un uomo con indumenti sporchi di feci, ma bagnati di acqua. 

In conclusione

Le immagini e gli audio circolati sui social tra il 20 e il 21 ottobre su un presunto caso di “dissenteria collettiva” avvenuto in un ristorante di Gubbio riportano una notizia falsa. 

Secondo quanto dichiarato dall’associazione di pesca coinvolta nel caso, infatti, non si sono verificati gravi casi di intossicazione alimentare dopo uno dei loro eventi sociali, né «scene apocalittiche» all’interno del ristorante. Due persone si sono sentite male per motivi non legati all’alimentazione, mentre un partecipante ha avuto un incidente tornando dal pranzo, ma anche in questo caso si è trattato di un evento non collegato al pranzo. Anche i Carabinieri di Gubbio, l’Asl e il ristoratore coinvolto nella vicenda hanno smentito quanto circola sui social.

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Comments (1)

  • alessandro

    E mio CUGGGINO, mio CUGGGINO… MUTO!

    reply

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