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Perché il Canada vuole regolamentare gli integratori naturali

Di Valerio Uni

Nelle ultime settimane il governo canadese ha proposto una serie di nuovi regolamenti per rafforzare il controllo sugli integratori naturali, ovvero i prodotti che contengono una combinazione di vitamine, minerali, erbe, estratti vegetali o altri ingredienti, destinati all’integrazione della dieta. 

Secondo quanto diffuso da un gruppo Telegram nelle ultime settimane, il governo vorrebbe vietare la vendita di questi prodotti. In realtà si tratta di proposte normative che estenderebbero agli integratori i controlli sanitari già previsti per i farmaci dalla cosiddetta “legge Vanessa”, emanata nel 2014 per  proteggere i cittadini canadesi dai farmaci potenzialmente non sicuri. Questa normativa richiede agli operatori sanitari di segnalare le reazioni avverse associate a prodotti farmaceutici, disposizione attualmente non prevista per i prodotti naturali per la salute, come gli integratori naturali.

Quindi, i prodotti farmaceutici e prodotti naturali per la salute in Canada sono regolamentati in maniera diversa e separata. Secondo quanto riportato dal ministero della Salute canadese, i prodotti naturali dovranno essere sicuri per l’uso come i prodotti farmaceutici, cioè bisogna che ci sia un equilibrio tra la sua efficacia nei confronti del problema da risolvere e la presenza di eventuali effetti collaterali, rischiosi per la salute.

I prodotti naturali non sono totalmente privi di rischi. Questi possono infatti causare possibili interazioni con altri farmaci e creare potenziali effetti collaterali come, ad esempio, pressione alta e problemi di coagulazione del sangue. Inoltre, dal momento che gli integratori non sono considerati alla stregua dei farmaci, non condividono nemmeno gli stessi standard di produzione e approvazione riservati a questi ultimi dal ministero della Salute canadese. A differenza dei farmaci, gli integratori alimentari non sono concepiti per diagnosticare, curare, prevenire o trattare malattie specifiche.

Secondo l’opinione di Steve Flindall, medico di pronto soccorso di Toronto contattato dalla testata canadese Global News, un aggravamento dei sintomi di alcune malattie è solitamente associato all’utilizzo di prodotti naturali omeopatici (una pratica di medicina alternativa) in alternativa ai farmaci autorizzati e prescritti da un medico competente. Sempre secondo Flindall, in molti casi, gli integratori invece non sono correttamente accompagnati da una lista di potenziali effetti collaterali causando problemi di salute nei consumatori occasionali.

La proposta di estendere la “legge Vanessa” ai prodotti naturali è stata accolta negativamente dalla Canadian health food association, che rappresenta l’industria dei prodotti naturali per la salute canadese, sostenendo che le proposte non sono state sufficientemente studiate o dibattute.
In conclusione, le proposte di nuove regolamentazioni per i prodotti naturali per la salute in Canada stanno suscitando un ampio dibattito alimentato dalla disinformazione, mentre il governo sostiene che tali norme siano necessarie per garantire la sicurezza dei consumatori. Sarà necessario attendere nuovi sviluppi per vedere come si evolverà la situazione e quali dettagli verranno forniti in seguito ad una probabile approvazione delle nuove proposte in materia di salute. Quello che sappiamo con certezza è che il Canada non ha nessuna intenzione di bandire dal mercato gli integratori naturali.

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