Insomma, una gaffe fotografica, che balza all’occhio soprattutto ripensando a ciò che Kennedy aveva detto proprio di recente. A ottobre aveva celebrato il fast food come simbolo della cultura americana. Nel farlo, però, aveva attaccato proprio McDonald’s e la scelta dell’azienda di sostituire il grasso animale con oli di semi per la frittura, come quelli di soia e girasole. Si era spinto a sostenere che gli americani, ogni volta che mangiano in un ristorante, vengano «inconsapevolmente avvelenati» dagli oli di semi, che sarebbero «tra gli ingredienti meno salutari che si trovano nei cibi».
Qui la ragionevolezza che si può ritrovare nella preoccupazione per i cibi ultra-processati lascia il posto agli allarmismi privi di ogni fondamento. Le affermazioni di Kennedy sugli oli di semi sono semplicemente false.
Il fluoro nell’acqua
Il fluoro nell’acqua è un’altra fissazione di Kennedy Jr.
La fluorizzazione dell’acqua pubblica è praticata da tempo per la prevenzione della carie dentale in alcuni Paesi. Negli Stati Uniti il primo intervento risale al 1945 nella città di Grand Rapids, in Michigan. Dopo il suo avvio venne registrato un drastico calo dell’incidenza di carie dentale tra i bambini che abitavano nell’area. In Italia non fu mai praticata perché, come spiega l’Istituto superiore di sanità (ISS), le acque sono già abbastanza ricche di fluoro.
Il fluoro è un minerale naturalmente presente nelle acque e nei suoli. Secondo i Centers for Disease Control And Prevention, la principale agenzia di sanità pubblica americana, la fluorizzazione dell’acqua è una pratica efficace e sicura. «La sicurezza e i benefici del fluoro sono ben documentati e sono stati valutati in modo esaustivo da diverse organizzazioni scientifiche e di sanità pubblica», scrive l’agenzia. Dentisti e pediatri sono sulla stessa linea.
Sulla questione Kennedy Jr. ha usato l’accetta. Ha definito il fluoro «uno scarto industriale associato ad artrite, fratture ossee, cancro alle ossa, perdita di quoziente intellettivo, disturbi dello sviluppo neurologico e malattie della tiroide».
Negli Stati Uniti il dibattito sui possibili rischi per la salute è in effetti cresciuto negli ultimi anni. Un rapporto governativo del National Toxicology Program ha dichiarato che potrebbe esserci una correlazione tra l’esposizione al fluoro, da qualsiasi fonte, e lo sviluppo neurocognitivo dei bambini. È una conclusione raggiunta con una «moderata confidenza», sulla base delle evidenze disponibili, spesso limitate ad eterogenee. L’associazione riguarderebbe livelli di fluoro pari o superiori a 1.5 milligrammi per litro, il doppio di quelli raccomandati dalle autorità sanitarie americane per l’acqua pubblica. In alcune aree del Paese, dove le concentrazioni naturali sono relativamente più alte, l’esposizione può superare quei livelli.
Il rapporto del National Toxicology Program è diventato virale. Gli attivisti anti-fluorizazzione lo hanno brandito per propugnare la loro causa, anche se il documento non dice che bisognerebbe eliminare il fluoro dall’acqua. D’altra parte, anche sui benefici di questo intervento c’è qualche discussione. Secondo Cochrane, un’organizzazione che svolge revisioni sistematiche in campo medico, i benefici dell’aggiunta di fluoro all’acqua potrebbero essere diminuiti dagli anni ‘70, con l’arrivo sul mercato di dentifrici che contengono già questo elemento.
La controversia sulla fluorizzazione dell’acqua è una storia soprattutto americana. Attorno ad essa è scaturita l’ennesima guerra culturale, in cui si intrecciano legittimi dubbi scientifici e suggestioni che superano i limiti della paranoia. Fin dagli anni ‘50 c’è chi si è opposto a questa pratica sostenendo che si trattasse di un complotto comunista per avvelenare gli americani, tesi caldeggiata da organizzazioni di estrema destra come la John Birch Society. Il significato politico della polemica di Kennedy Jr. va interpretato anche su questo sfondo.
Il latte non pastorizzato
Qui entriamo nel campo delle posizioni non solo infondate, ma anche pericolose. Kennedy Jr. è un fervente fautore del consumo di latte non pastorizzato.
Per definire quanto sia sensata questa posizione basterebbe questo commento: «un’idea davvero cattiva e stupida. È quasi come se un medico non si lavasse le mani prima di entrare in sala operatoria». Lo ha detto John Lucey, professore di scienze alimentari e direttore del Center for Dairy Research dell’Università del Wisconsin. Per la Food and Drug Administration bere latte non pastorizzato rappresenta un serio rischio per la salute, per la presenza di batteri come Salmonella, Listeria, Campylobacter.
L’idea di bere latte pastorizzato, oltre a essere pericolosa , ha anche un pessimo tempismo. Proprio in questi giorni è stata confermata nel latte bovino non pastorizzato la presenza di H5N1, il virus dell’influenza aviaria, che negli ultimi mesi sta causando un’epidemia negli allevamenti degli Stati Uniti e sporadici casi umani. Non si può escludere che si possa contrarre il virus attraverso questa via. Solo la pastorizzazione del latte abbatte questo rischio.
I vaccini
Se gli esperti di sanità pubblica americani dovessero menzionare un solo motivo per cui tremare al pensiero che Kennedy Jr. avrà voce in capitolo sulla loro materia nel prossimo governo, sceglierebbero senz’altro le sue posizioni antiscientifiche e complottiste sui vaccini.
Il possibile, futuro, ministro della Salute degli Stati Uniti ha sposato la bufala del legame tra vaccini e autismo, una tesi frutto di una frode scientifica, smontata mille volte, ma che continua a circolare negli ambienti anti-vaccinisti.
Kennedy Jr. è impegnato nella disinformazione sui vaccini da almeno vent’anni. In questo periodo di tempo è diventato una delle principali icone no-vax a livello globale. Il Center for Countering Digital Hate, un’organizzazione che contrasta la disinformazione e i discorsi d’odio, ha analizzato più di 812 mila post pubblicati tra il l’1 febbraio e il 16 marzo 2021 su Facebook e sull’allora Twitter, trovando che il 65 per cento dei contenuti anti-vaccinisti era riconducibile a dodici persone. Tra queste, Kennedy Jr.
Le bufale diffuse da Kennedy Jr. hanno già avuto conseguenze drammatiche. Nel 2019 si recò nelle Isole Samoa, dove incontrò esponenti del governo locale e attivisti no-vax. L’anno precedente due bambini erano morti a causa di un grave errore medico: due infermiere avevano somministrato loro il vaccino contro il morbillo, parotite e rosolia, mescolandolo con un anestetico scaduto. La tragedia fu attribuita al vaccino e questi episodi contribuirono ad aumentare la diffidenza della popolazione.
La visita di Kennedy jr. contribuì al dilagare della disinformazione. Quando, pochi mesi dopo, scoppiò un’epidemia di morbillo, inviò una lettera al governo in cui suggeriva che la causa potessero essere “vaccini difettosi” o qualche ceppo mutante. Tutto ciò non fece che incoraggiare una disinformazione già galoppante nel Paese. Il morbillo fece 83 morti, su una popolazione di poco più di 200mila persone.
Covid-19 e altre epidemie
Kennedy jr. ha detto cose inquietanti sul nuovo coronavirus pandemico: ha insinuato che si tratti di un virus progettato per non infettare ebrei askenaziti e cinesi. Non si è limitato a questa ipotesi farneticante sull’origine del virus, ma durante la pandemia ha abbracciato pressoché l’intero ventaglio di tesi prive di evidenza, comprese quelle su terapie prive di efficacia, come l’ivermectina e l’idrossiclorochina.
La mania per le posizioni “alternative” su pandemie ed epidemie si estende anche all’AIDS, che secondo Kennedy jr. non è causato dal virus HIV. A questo ha dedicato perfino un libro: The Real Anthony Fauci. Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health. Il titolo dichiara quali sono i bersagli polemici. L’immunologo Fauci, diventato durante la pandemia un nemico di Trump, è stato uno degli scienziati che si sono dedicati alla ricerca sull’AIDS fin dai primi anni ‘80.
In quest’opera Kennedy jr. arriva a flirtare con il negazionismo della teoria dei germi, fondamento della microbiologia e della moderna medicina, dando credito a una idea, oggi screditata, secondo cui se l’organismo umano è sano, non può essere danneggiato dai microbi. «Gli appassionati della teoria dei germi, al contrario, attribuiscono la malattia a patogeni microscopici. Il loro approccio alla salute consiste nell’identificare il germe colpevole e adattare un veleno per ucciderlo», scrive.
Davvero troppo, per un futuro ministro della Salute.