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No, questa foto non mostra «la fine della carriera del torero Álvaro Múnera»

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1 settembre 2020
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Il 30 agosto 2020 su Facebook è stata pubblicata una foto che mostra un torero seduto all’interno di un’arena in cui ha luogo la corrida. L’uomo è immortalato con la mano destra sulla fronte, in quella sinistra un telo rosso e accanto a lui c’è un toro. Lo scatto è accompagnata da questo testo: «Questa incredibile foto segna la fine della carriera del Torero Álvaro Múnera. Nel corso della corrida il torero è crollato nel rimorso quando si è accorto che il toro non combatteva nonostante le torture che gli venivano inflitte. Nonostante lo ferivano con i picador il toro non era mai intenzionato ad attaccare l’uomo. Il Torero Múnera commenta in questo modo quel momento: ′′E all’improvviso ho guardato il toro, aveva quell’innocenza che tutti gli animali hanno negli occhi, e mi ha guardato come per supplicarmi a non combattere. Era come un grido di giustizia, nel profondo di me. Io la descrivo come una preghiera – perché se si confessa, si spera, che uno venga perdonato. Mi sentivo la peggior merda della terra.”».

Questo contenuto è fuorviante e veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.

Post pubblicato su Facebook il 30 agosto 2020 – Fuori contesto

La foto è reale, ma non mostra «la fine della carriera del Torero Álvaro Múnera». La fotografia in realtà mostra il torero Francisco Javier Sánchez Vara in una posizione di sfida nei confronti del toro e di esibizione verso il pubblico. Mostra infatti la sua totale dominazione sull’animale con una posa che sembra essere pericolosa per lui di fronte alle corna dell’esemplare.

Contattato il 21 gennaio 2020 dai colleghi fact-checker spagnoli di Maldita.es, Álvaro Múnera – divenuto critico nei confronti della corrida al termine della sua carriera da torero, avvenuta nel settembre del 1984 dopo che un toro, colpendolo nell’arena, lo aveva ferito lasciandolo su una sedia a rotelle – ha smentito di essere lui nella foto oggetto della nostra verifica e ha dichiarato di non aver mai pronunciato le parole riportate. Il testo, erroneamente attribuito a Múnera, è presente in un libro di raccolta di articoli di Antonio Gala pubblicato nel 1998, come verificato dai colleghi spagnoli.

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