Questo video di un paziente picchiato in ospedale è del 2013 e non è stato girato in Italia - Facta
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Questo video di un paziente picchiato in ospedale è del 2013 e non è stato girato in Italia

Il 1° novembre 2020 su Facebook è stato pubblicato un video in cui si vede una operatore sanitario colpire più volte un paziente mentre si trova su un letto di ospedale. Le immagini sono accompagnate da questo messaggio, scritto da chi ha pubblicato il post: «ORA, PROVATE A PENSARE SE QUELLA PERSONA FOSSE UN VOSTRO FAMILIARE O AMICO, …. TUTTO QUESTO MENTRE NOI PENSIAMO AD ALTRO!! ORGANIZIAMOCI [sic] REGIONE PER REGIONE, OBBIETTIVO PERSONALE SANITARIO. LI PRENDEREMO O DENTRO O FUORI, MA LI PRENDEREMO!! ⛔ MASSIMA CONDIVISIONE ⛔». 

Questo è un contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa. Il video non documenta infatti una scena verificatesi in Italia durante la pandemia di Covid-19. 

Le immagini, registrate nel febbraio 2013 a Perm, in Russia, mostrano in realtà un anestesista russo di nome Andrey Votyakov mentre colpisce più volte un paziente. Secondo quanto riportato dai media internazionali, il dottore aveva dichiarato all’epoca di essere dispiaciuto per quello che era successo e affermato che in precedenza il paziente lo aveva insultato: «Poi si è aggiunta la stanchezza cronica. Mi sono lasciato andare, e l’ho colpito più volte». Dopo che il video è divenuto pubblico, Votyakov è stato licenziato e la polizia ha aperto un’indagine sull’accaduto. Nel 2014, il medico è stato condannato a cinque mesi di servizi sociali e a 100 mila rubli di multa (poco più di mille euro).

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Comments (4)

  • Gonella

    Infatti avevo scritto : la fonte? E la data? Leggete bene per favore!!!!!!

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    • Facta

      Buongiorno Gonella,
      il contentuto rimane decontestualizzato, comprendiamo che lei possa aver agito per fare chiarezza e avvisare gli altri utenti, però purtroppo in questo modo il contenuto “errato” continua a circolare.
      Se si è in dubbio, meglio segnalare il contenuto a noi e non condividerlo,

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  • Daniele Di Franco

    Sono molto sensibile a non divulgare notizie false, ma mi domando: perchè non vengono filtrate le notizie prima che vengano divulgate da chi le posta per primo?, così si eviterà di divenire complici di queste persone poco “attente” per dirla in maniera educata!!!
    A noi una notizia visibile sembra essere depurata dai controlli…
    Lo stesso dicasi di tutte le truffe che circolano sul web… andare a denunciare alla polizia postale le truffe subite è umiliante per come noi incappati e ciò scoraggia i malcapitati a denunciare i fatti. Quindi mi domando: come mai non viene iscritto un albo di coloro che desiderano pubblicare notizie, foto, lavorare online, oppure truffe di ogni tipo… in modo da poter intercettare i mal capitati e scoraggiarli in caso volessero usare un mezzo come internet per promuovere tali attività lecite e non.
    La mia proposta potrebbe essere debitamente essere presa in considerazione da organismi di tutela dei consumatori, dei vari garanti della privacy etc.etc….
    Solo così si potrà debellare o comunque ridurre al minimo il rischio di tali truffe o raggiri!!!

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    • Facta

      Buongiorno Daniele,
      innanzidutto sarebbe impraticabile:
      su Facebook vengono pubblicati 41mila post al secondo, Twitter 278mila tweet al minuto, Instagram 3600 foto al secondo, non si avrebbe il tempo materiale per effettuare le verifiche in modo corretto e, soprattutto, sarebbe una censura vera e propria.

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