Le parole di Mario Monti in questi spezzoni sono reali, ma decontestualizzate - Facta
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Le parole di Mario Monti in questi spezzoni sono reali, ma decontestualizzate

Il 16 febbraio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare l’autenticità di un video pubblicato il 19 dicembre 2018 su Facebook. Il filmato è composto da due spezzoni: nel primo l’ex presidente del Consiglio Mario Monti spiega che «se una famiglia investe nella casa fa sicuramente una cosa bella, ma spesso questo investimento è a scapito dell’educazione dei figli» e che «quando c’è la casa di proprietà c’è meno mobilità nel Paese e il lavoro è meno mobile». Secondo Monti, insomma, l’acquisto di una casa influisce negativamente sul mercato del lavoro, producendo persone meno formate, meno disposte a spostarsi per lavorare e meno disponibili a lasciare il proprio lavoro per altre opportunità.

Il secondo spezzone mostra ancora Mario Monti, questa volta intervistato dal giornalista di La7 Corrado Formigli, mentre risponde con un lungo silenzio alla domanda «A un suo figlio di vent’anni, laureato, che guadagna 5 euro l’ora in un call center, cosa gli direbbe? vai via dall’Italia? O come lo convincerebbe a restare?». Il video è accompagnato da un testo, scritto dall’autore del post Facebook, che recita: «È GIUSTO CHE VI VENGA TOLTA LA POSSIBILITÀ DI AVERE UNA CASA. La delirante teoria di Mario Monti, secondo la quale chi possiede una casa di proprietà non investe nell’istruzione dei figli, ma va oltre. La casa di proprietà rappresenta un problema per la mobilità del mercato impedendo ai giovani si spostarsi».

Si tratta di un montaggio che mette insieme filmati reali ma decontestualizzati, producendo un risultato fuorviante.

Il primo spezzone proviene dalla puntata della trasmissione di Rai3 Agorà Estate datata 28 luglio 2015, quando Monti non era più presidente del Consiglio ma ricopriva il solo ruolo di senatore a vita. L’intervento di Mario Monti inizia al minuto 52:20 e riguarda la possibilità di rivedere l’Imu (Imposta municipale propria), ovvero la tassa introdotta nel 2012 proprio dal governo Monti sugli immobili privati e per uso commerciale. Monti è contrario alla sua abolizione (o alla sua revisione, come in quei giorni auspicato dal governo Renzi) e argomenta la sua posizione spiegando che la casa di proprietà scoraggia la mobilità lavorativa, contribuendo a fare dell’Italia «un Paese poco competitivo». Mai, durante la trasmissione, Monti pronuncia la frase «è giusto che vi venga tolta la possibilità di avere una casa», né il senso delle sue parole è riassumibile con tale formula. 

Il secondo spezzone proviene invece dalla puntata della trasmissione di La7 Piazza Pulita datata 24 maggio 2012. In questo caso Mario Monti è ancora presidente del Consiglio ed è invitato a commentare un servizio dedicato alla precarietà dei giovani laureati, costretti a lavorare per poco più di 5 euro all’ora nei call center. Mario Monti fa effettivamente una lunga pausa prima di rispondere (minuto 1:39:27) ma, come spiega subito dopo (minuto 1:40:02), questa serviva a cercare le parole utilizzate lo stesso giorno «al Forum Nazionale dei giovani». Anche in questo caso Monti sottolinea l’importanza della mobilità lavorativa, una «attitudine al cambiamento» di lavoro (minuto 1:40:45), ma «non vuol dire che questi debbano essere precari».

In conclusione, gli spezzoni con le parole di Mario Monti sono autentici. Questi risalgono tuttavia a momenti storici molto diversi e sono presentati senza il contesto necessario alla loro comprensione. I filmati sono accompagnati da un testo che sintetizza in maniera inesatta le parole di Monti.

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