Nessuno vuole censurare il bacio del principe a Biancaneve - Facta
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Nessuno vuole censurare il bacio del principe a Biancaneve

Il 4 maggio 2021 alcune testate online italiane hanno pubblicato articoli dedicati a una presunta «polemica» scoppiata negli Stati Uniti e riguardante il bacio del principe a Biancaneve, considerato «non consensuale». Tra le testate che hanno riportato la notizia ci sono Repubblica, Ansa, Agi, Rai News, AdnKronos, Libero e Il Giornale.

I fatti sono stati inoltre riassunti in un post Facebook pubblicato da Matteo Salvini che ha parlato di «censura», e in uno di Giorgia Meloni che se l’è presa invece con il «politicamente corretto».

Si tratta di un contenuto presentato in modo tendenzioso, che veicola una notizia fuorviante.

La prima testata italiana a occuparsi del caso è stata HuffPost Italia, che in un articolo pubblicato intorno alle 13 del 4 maggio titolava “Il bacio non consensuale del Principe a Biancaneve diventa un caso”. Nel testo si fa riferimento alla storia del parco divertimenti Disneyland di Anaheim (California) che dopo le misure restrittive dovute alla pandemia di Covid-19 ha recentemente rinnovato una delle sue principali attrazioni, la giostra Snow White’s Scary Adventures (in italiano, le spaventose avventure di Biancaneve), rimpiazzandola dal 27 aprile 2021 con la nuova Snow White’s Enchanted Wish (in italiano, il desiderio incantato di Biancaneve).

«La giostra, che è un viaggio nella fiaba di Biancaneve, ha però raccolto numerose critiche» spiegava HuffPost citando un articolo della testata americana Entertainment Weekly (rivista statunitense del gruppo Time che si occupa di spettacolo), a causa della scelta «di adottare come finale della corsa lo stesso del classico film d’animazione, ovvero il “bacio dell’eterno amore” del Principe mentre Biancaneve dorme» considerato «non consensuale» da una non meglio precisata platea. Alle 13.15 del 4 maggio HuffPost ha condiviso la notizia sui suoi canali social insieme ad un lancio che recitava: «Critiche alla nuova attrazione di Disneyland Paris sull’onda (ormai incontenibile) del politicamente corretto». 

Il post Facebook pubblicato da HuffPost Italia

Nelle ore successive, numerose testate italiane hanno ripreso la notizia e il 5 maggio il caso è diventato argomento per “Il caffè”, la rubrica quotidiana tenuta dal giornalista Massimo Gramellini sul Corriere della Sera, che ha ironizzato sulla vicenda facendo riferimento al «politicamente corretto».

Una rassegna degli articoli pubblicati sul tema in Italia

Come appare chiaro leggendo l’articolo di Entertainment Weekly, la presunta polemica si basa su un unico articolo pubblicato il 1° maggio 2021 da SFGate, testata locale online dell’area di San Francisco (California) collegata al San Francisco Chronicle. L’articolo, pubblicato nella sezione “Viaggi”, si presenta come un più ampio commento della nuova giostra che raccoglie il giudizio complessivamente positivo delle due giornaliste, Katie Dowd (responsabile editoriale di SFGate) e Julie Tremaine (una reporter specializzata in articoli su Disneyland). 

Negli ultimi due paragrafi dell’articolo, le due giornaliste scrivono: «La nuova giostra include una trama più completa, ma questo è anche il problema. Il nuovo finale è il momento in cui il Principe trova Biancaneve addormentata per via dell’incantesimo della Regina Cattiva e le dà il “bacio del vero amore”. Un bacio dato senza il suo consenso, mentre lei dorme, che non può essere vero amore se solo una delle due persone sa ciò che sta accadendo». L’articolo si conclude poi con un commento finale, che chiarisce «Tuttavia, con le luci scintillanti tutt’intorno e gli splendidi effetti speciali, quella scena finale è eseguita magnificamente, a patto che la si guardi come una fiaba, non come una lezione di vita».

La presunta «polemica» che sarebbe stata scatenata negli Stati Uniti dopo «numerose critiche» arrivate sull’onda «del politicamente corretto» insomma non è altro che il commento di due giornaliste, contenuto negli ultimi due paragrafi di un articolo pubblicato su una testata locale di San Francisco e prontamente contestualizzato nel finale dell’articolo stesso.

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Comments (1)

  • Paolo Stanzani

    Una storia idiota, inventata da gente che evidentemente non ha altro cui pensare

    reply

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