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Questo servizio del TgR Trentino Alto Adige sulle autopsie dei vaccinati è stato manipolato

Questo servizio del TgR Trentino Alto Adige sulle autopsie dei vaccinati è stato manipolato

13 ottobre 2021
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Il 6 ottobre 2021 su Facebook è stata pubblicato un video che mostra una parte di un tg regionale Rai del Trentino Alto Adige e Bolzano. Nel video si vede la giornalista lanciare un servizio su uno studio tedesco, presentato nella sala di rappresentanza del Consiglio provinciale di Bolzano, «sulle autopsie di persone che poco prima di morire erano state vaccinate». 

Nel servizio viene inizialmente intervistato il promotore dell’iniziativa, il capogruppo del gruppo consiliare di Bolzano Enzian Josef Unterholzner, e poi raccontato i risultati di «uno studio coordinato in Germania da un ingegnere elettronico, Werner Bergholz, e due patologi, Arne Burkhardt e Walter Lang». Il servizio spiega che «prendendo in esame dieci autopsie di persone decedute entro due settimane dalla seconda vaccinazione anti-Covid, i tre ricercatori avrebbero riscontrato gli effetti di un eccesso di reazioni autoimmuni. Secondo loro, cinque morti su dieci sarebbero da ricondurre al vaccino». Il video è accompagnato da questo commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «AZZ…. LA VERITÀ IN UN TG SOGNO O SON DESTO? Non è possibile nascondere sempre tutto e qualcosa sfugge sempre tra le maglie del regime».

Il contenuto del post oggetto di verifica è fuorviante e veicola una notizia falsa. Il servizio del TgR del Trentino Alto Adige è stato tagliato nella parte finale, manipolando il contenuto. Andiamo con ordine.

Il servizio è andato in onda durante il tg regionale Rai del Trentino Alto Adige e Bolzano il 4 ottobre 2021. Visionando l’intero servizio (qui si può leggere la trascrizione del testo del servizio) è possibile vedere che nel video oggetto di verifica è stata tagliata l’ultima parte in cui veniva spiegato che «al di là del campione esiguo e poco rappresentativo», a smontare le tesi dello studio tedesco «provvede il sito di debunking tedesco der Volksverpetzer, che bolla come “fake” i dati della “Pathologie konferenz”. Pollice verso anche dalla Società tedesca di patologia, secondo la quale “i dati non sono scientificamente fondati”». Lo stesso TgR, sul proprio sito, ha spiegato in un articolo pubblicato l’8 ottobre che il servizio in questione era stato «manipolato e tagliato in rete in modo da alterarne il significato e accreditare la ricerca come affidabile».

Precisiamo infine che, come hanno verificato i colleghi tedeschi di Correctiv, lo studio tedesco citato nel servizio è stato presentato il 20 settembre 2021 dai relatori Arne Burkhardt e Walter Lang, due patologi in pensione appartenenti all’associazione Medicines and Scientists for Health, Freedom and Democracy (Mwgfd) i cui membri hanno ripetutamente diffuso affermazioni false e infondate sulla pandemia di Covid-19, sulle mascherine e sui vaccini contro il nuovo coronavirus. La società tedesca di patologia (Dgp), tramite un comunicato, ha preso le distanze dalle opinioni espresse durante la conferenza stampa del 20 settembre e specificato che non rappresentano «la posizione della nostra società professionale».

I fact-checker tedeschi hanno inoltre spiegato che gli esperti consultati hanno dichiarato che non è chiaro quali siano stati i materiali e i metodi utilizzati per lo studio presentato dai due patologi in pensione. A mancare inoltre sono le informazioni su malattie pregresse e altre notizie cliniche rilevanti delle dieci persone decedute prese in esame. Contattate da Correctiv, l’Associazione federale dei patologi tedeschi (Bdp) ha dichiarato che «le opinioni espresse nel video dal professor Burkhardt e dal professor Lang non sono, a nostra conoscenza, né scientificamente provate né sono disponibili in un formato degno di commento» e la Società tedesca di patologia (Dgp) che comunicato che «i dati presentati» nella conferenza stampa sono «scientificamente infondati». 

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