No, secondo Aifa in Italia non ci sono stati 608 decessi a causa dei vaccini anti-Covid - Facta
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No, secondo Aifa in Italia non ci sono stati 608 decessi a causa dei vaccini anti-Covid

Il 10 dicembre 2021 su Facebook è stato pubblicato un video in cui si vede il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Giorgio Palù affermare: «Il report numero 9, dal dicembre 2020 a settembre 2021, quindi da quando più o meno si sono iniziate a Natale le vaccinazione, riporta 608 segnalazioni di esito infausto correlate ai vaccini. Correlate vuol dire che c’è stata un’autopsia e il medico che ha autopsiato ha detto “Sì, non trovo altra causa, può essere il vaccino». Le immagini sono accompagnate da questo commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «GIORGIO PALÙ – PRESIDENTE AIFA <<Da dicembre 2020 a settembre 2021 sono morte 608 persone a causa dei vaccini Covid>>».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.

Il video oggetto di verifica è reale e si tratta di un momento dell’audizione di Palù in collegamento video con la commissione Affari costituzionali del Senato svoltasi martedì 7 dicembre, come si può verificare qui. Lo spezzone ripreso nel video è possibile visionarlo a partire dal minuto 1:59:19 fino al minuto 1:59:50 di questo video

Nel citare il numero dei decessi correlabili al vaccino anti-Covid riscontrati da Aifa nel nono rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19, Palù commette però un errore. Nel report in questione, infatti, si legge a pagina 13 che il dato 608 si riferisce alle «segnalazioni» arrivate dopo la somministrazione dei vaccini. Una segnalazione di una possibile reazione avversa arrivata nel sistema di farmacovigilanza, come spiegato su Facta, non significa che sia stato stabilito un nesso di causa ed effetto con il vaccino. Nella stessa pagina, infatti, si spiega che «il 71,5% (435/608) delle segnalazioni arrivate con esito decesso presenta una valutazione del nesso di causalità con l’algoritmo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)» e che di queste 435 segnalazioni di decessi, «16 casi sono risultati correlabili (circa 0,2 casi ogni milione di dosi somministrate)» con i vaccini. 

Questo significa che, in base al nono rapporto Aifa aggiornato a settembre 2021 dopo 84 milioni di dosi somministrate, i casi di decessi correlabili alla somministrazioni dei vaccini anti-Covid in Italia non sono 608, ma 16. Lo stesso Palù, in un’intervista rilasciata al Fatto quotidiano il 10 dicembre, ha ammesso l’errore fatto durante l’audizione: «Nel discorso le 608 segnalazioni sono diventate 608 autopsie e non è la verità: sono segnalazioni di decessi a poche ore dalla somministrazione del vaccino o a 200 giorni, cioè sette mesi. La maggior parte di queste persone aveva 78 anni e altre patologie, non è morto nessuno di anafilassi, i casi accertati sono 15-16». 

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