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Questo non è il «popolo ungherese» che ringrazia il governo per aver fissato un tetto al prezzo di benzina e gasolio

Questo non è il «popolo ungherese» che ringrazia il governo per aver fissato un tetto al prezzo di benzina e gasolio

17 marzo 2022
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Il 15 marzo 2022 su Facebook sono state pubblicate tre foto: in due di queste si vede una folla camminare sopra un ponte, mentre la terza mostra le persone stazionare davanti un palazzo. 

Le immagini sono accompagnate da questo commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «Oggi in Ungheria (festa nazionale). Dopo che il governo Ungherese ha dato un limite medio al gasolio/benzina di 1.25 al litro e non solo, il popolo Ungherese è sceso in piazza per ringraziare il loro governo eletto. In Italia ste cose non succederanno mai perchè se pensiamo ai nostri politici ci viene da bestemmiare».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa.

Le tre foto sono reali, ma non mostrano una manifestazione di ringraziamento verso il governo ungherese. Mostrano in realtà le celebrazioni a Budapest durante l’annuale festa nazionale del 15 marzo, nel corso della quale si è tenuta anche una marcia per la pace (come si può verificare qui, qui e qui). 

Le celebrazioni non hanno quindi alcun collegamento con la decisione di fine febbraio 2022 del governo ungherse di fissare un tetto massimo a 480 fiorini (cioè 1,3 euro) ai prezzi al litro di benzina e gasolio. Come riportato dai media questa decisione ha avuto tra gli effetti anche la chiusura momentanea di diverse stazioni di servizio nel Paese perché il tetto fissato è risultato molto più basso del costo reale e quindi i gestori hanno optato per la chiusura per evitare perdite. Per lo stesso motivo si sono formate lunghe code in molte delle stazioni aperte a causa dei timori di una carenza di forniture.

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