No, la Bayer non ha ammesso che i vaccini anti-Covid sono una terapia genica
Il 5 giugno 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che Stefan Oelrich, «capo del dipartimento farmaceutico della Bayer», avrebbe ammesso al World Health Summit che il vaccino anti-Covid-19 sarebbe «una terapia genica».
Viene riportata una presunta dichiarazione di Oelrich: «Se avessimo fatto un sondaggio due anni fa per sapere se le persone erano disposte ad accettare una terapia genica o cellulare e iniettarla nel corpo, avremmo probabilmente avuto un tasso di rifiuto del 95 per cento». Allegato al post oggetto di analisi è presente anche un video che mostra Oelrich dichiarare quanto riportato nel virgolettato precedente.
Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.
Il video è reale e mostra una parte del discorso di Stefan Oelrich, a capo della divisione farmaceutica della Bayer, durante il World Health Summit tenutosi a Berlino (Germania) dal 24 al 26 ottobre 2021. In quell’occasione, Oelrich non hai mai ammesso che i vaccini contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 sono una terapia genica.
Nella parte finale del suo intervento (qui dal minuto 1:36:12), il manager della multinazionale farmaceutica tedesca ha parlato dell’accettazione da parte dell’opinione pubblica delle innovazioni tecnologiche per le cure in campo sanitario. Al riguardo Oelrich ha dichiarato (qui al minuto 1:37:24) che la Bayer sta investendo in ricerca e sviluppo «nella terapia cellulare e genica, che per me è uno di questi esempi in cui faremo davvero la differenza, si spera, in futuro».
Il manager ha inoltre affermato (qui al minuto 1:37:41) che i vaccini a mRna sono stati un esempio per la terapia cellulare e genica. Subito dopo questo passaggio, Oelrich ha spiegato (qui al minuto 1:37:47): «Mi piace sempre dire che se avessimo fatto un sondaggio due anni fa chiedendo “Saresti disposto a ricevere una terapia genica o cellulare e iniettarla nel tuo corpo?”, avremmo probabilmente avuto un tasso di risposte negative del 95 per cento. Penso che questa pandemia abbia anche aperto gli occhi di molte persone all’innovazione in un modo che forse prima non era possibile».
Oelrich quindi ha citato i vaccini anti-Covid come un esempio che ha acceso l’attenzione dell’opinione pubblica sulle innovazioni in campo medico, come le terapie geniche e cellulari su cui Bayer sta lavorando.
Contattato dai colleghi di Lead Stories, Oliver Renner, a capo delle comunicazioni per i prodotti farmaceutici della Bayer, ha smentito la falsa notizia, spiegando che per l’azienda farmaceutica tedesca i vaccini a mRna non sono una terapia genica.
Precisiamo infine che in ambito medico, con il termine “terapia genica” ci si riferisce al processo con cui del materiale genetico (Dna o Rna) viene inserito all’interno delle cellule per consentire ai medici di curare un disturbo senza intervenire con farmaci o interventi chirurgici. Come abbiamo spiegato in precedenza su Facta, i vaccini contro la Covid-19 non modificano il Dna dei pazienti. Come specifica il programma di educazione genomica del sistema sanitario inglese «l’mRna dei vaccini non entra nel nucleo cellulare né interagisce affatto con il Dna, quindi non costituisce terapia genica».
Già in passato ci eravamo occupati delle stesse dichiarazioni di Oelrich travisate da diversi media.