No, durante la trasmissione “In Onda” Crisanti non ha attaccato i vaccini - Facta
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No, durante la trasmissione “In Onda” Crisanti non ha attaccato i vaccini

L’11 luglio 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un tweet contenente un video di 21 secondi, che mostra una dichiarazione del microbiologo Andrea Crisanti, sintetizzata dall’autore del tweet con la frase: «La versione estiva del Prof Crisanti torna In Onda su La7 con l’ennesima dichiarazione buca-schermo, spiegando nientemeno che “I 160 morti al giorno erano tutti vaccinati”».

Si tratta di un contenuto presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa. 

Il filmato oggetto della nostra verifica è uno spezzone tratto dalla trasmissione di La7 In Onda del 5 luglio 2022, visibile integralmente a questo link. L’intervento completo di Crisanti si può consultare qui a partire dal minuto 5:57 e inserito nel suo contesto comunica un messaggio molto diverso da quello presentato nel tweet.

Innanzitutto, Crisanti non ha sostenuto che «i 160 morti al giorno erano tutti vaccinati», ma che «non abbiamo avuto il coraggio di dire che i 160 morti al giorno non erano no-vax, ma erano persone vaccinate e fragili». Nella circostanza, lo scienziato cercava di individuare i fallimenti comunicativi e normativi che tra giugno e luglio 2022 hanno portato a un’impennata dei contagi da Covid-19, dovuta alla variante Omicron 5. La frase segue infatti quella in cui Crisanti spiegava che «non è stato spiegato che levare la mascherina non escludeva il fatto che i fragili e le persone che le accudiscono dovevano continuare a metterla» (qui dal minuto 5:37) e precede quella in cui aggiungeva che «se noi mandiamo i fragili a lavorare e gli abbiamo levato lo smart working senza consentirgli di stare in un ambiente sicuro, a mio avviso è sbagliato» (qui dal minuto 6:22).

Andrea Crisanti non ha attaccato dunque in alcun modo i vaccini, al punto che pochi minuti prima (qui al minuto 0:10) aveva spiegato che «il vaccino ha dimostrato tutta la sua efficacia». Già in passato Crisanti aveva criticato la scelta di concentrarsi sulla «polemica con i no-vax», parlando di «un’auto-censura sul fatto che la maggior parte dei decessi sono vaccinati fragili», dal momento che il vaccino «anche se è consigliabile, non basta per questa categoria di pazienti». 

Tale affermazione si basa sull’osservazione empirica ed è in buona parte dovuta alla copertura vaccinale, molto alta tra le persone anziane e più bassa tra le fasce meno a rischio, che produce inevitabilmente un numero più alto di vittime tra la popolazione vaccinata. Come sottolineato dall’ultimo rapporto pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, tuttavia, il tasso di mortalità standardizzato rivela che il rischio di morte per le persone non vaccinate è di sette volte superiore rispetto a quello delle persone vaccinate con dose booster.

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