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Questo articolo sull’aumento di decessi per malattie diverse dalla Covid nel Regno Unito è del 2020

Il 2 novembre 2022 su Twitter è stato pubblicato lo screenshot della prima pagina della versione cartacea del quotidiano britannico Metro in cui si legge: «Il bilancio delle vittime sale… non per la Covid». «In appena sei mesi» le vittime per il diabete sono aumentate dell’86 per cento, per il cancro alla prostata del 53 per cento, per il Parkinson del 79 per cento, per il cancro al seno del 47 per cento e infine per il cancro all’intestino del 46 per cento. Lo screenshot è accompagnato da un commento, scritto da chi ha pubblicato il tweet, in cui si ribadiscono i numeri citati nel tweet.

Si tratta di un contenuto presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione e per questo fuorviante.

La prima pagina del Metro è reale, ma non è stata pubblicata a novembre 2022 e non rappresenta quindi un’informazione legata all’attualità. Si tratta di una notizia pubblicata dal quotidiano britannico più di due anni fa, il 20 ottobre 2020, oltre un mese prima dell’inizio della vaccinazione anti-Covid nel Regno Unito (cominciata a dicembre 2020). 

Come si può leggere nell’attacco dell’articolo, il quotidiano aveva sostenuto che rispetto all’anno precedente, in base ai dati dell’Ufficio di statistica nazionale (Ons) britannico, i decessi nel Regno Unito di persone «decedute in casa» per altre malattie oltre la Covid-19 erano aumentati «vertiginosamente» a partire dal lockdown, iniziato a fine marzo 2020 per decisione dell’allora governo per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus Sars-CoV-2.

All’epoca l’Independent press standards organization (Ipso), ente regolatore indipendente dell’industria di giornali e riviste nel Regno Unito, aveva affermato che l’articolo di Metro era «fuorviante». L’ente aveva infatti spiegato che l’articolo non precisava che le statistiche citate dell’Ons riguardavano «solo i decessi in casa», non menzionando invece il fatto «che i decessi in altri contesti, come gli ospedali, erano diminuiti drasticamente». Quindi i dati dell’Ons non mostravano un drammatico aumento dei decessi complessivi nel Regno Unito, ma registravano invece che i morti erano stati ridistribuiti tra i due luoghi (abitazioni e ospedali).

Inoltre, continuava l’Ipso, non era neanche corretto affermare che l’incremento riportato per i soli decessi a casa era in controtendenza rispetto all’anno precedente, come scritto da Metro. I dati citati riportavano infatti un confronto con la media dei cinque anni precedenti.

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