Il 22 luglio 2024 su Facebook è stato pubblicato un post con una presunta dichiarazione di Kamala Harris sull’attuale guerra della Russia contro l’Ucraina. La vicepresidente degli Stati Uniti avrebbe detto: «l’Ucraina è un paese dell’Europa. È vicino a un altro paese chiamato Russia. La Russia è un grande paese. La Russia è un paese potente. La Russia ha deciso di invadere un paese più piccolo chiamato Ucraina. Quindi fondamentalmente questo è sbagliato».
Queste parole della candidata democratica «alla presidenza del più potente stato del mondo», si legge ancora nel post, rappresenterebbero «il massimo della capacità intellettuale e politica di quella parte di mondo». Secondo chi ha pubblicato il contenuto social, il concetto espresso da Harris sarebbe banale e superficiale e questo dimostrerebbe che la politica avrebbe scarse capacità intellettuali e politiche.
Si tratta di un contenuto fuorviante, presentato cioè senza il contesto necessario alla sua reale comprensione.
Lo scorso 21 luglio, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è ritirato dalla corsa per la Casa Bianca, sostenendo la candidatura della sua vice Kamala Harris alle prossime elezioni presidenziali di novembre.
Harris ha realmente rilasciato le dichiarazioni citate nel post social e lo ha fatto nel corso di un’intervista telefonica (dal minuto 02:57) al programma radiofonico “The Morning Hustle” il 1° marzo 2022, meno di una settimana dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.
Come si può ascoltare dalla puntata, Harris aveva detto quelle parole dopo la richiesta da parte del giornalista di spiegare la situazione in Ucraina in «termini semplici per le persone che non capiscono cosa sta succedendo» e in che modo «questo può influenzare direttamente la popolazione degli Stati Uniti». La vicepresidente aveva così affermato che «l’Ucraina è un paese in Europa. Esiste accanto a un altro paese chiamato Russia. La Russia è un paese più grande. La Russia è un paese potente. La Russia ha deciso di invadere un paese più piccolo chiamato Ucraina. Quindi, fondamentalmente è sbagliato».
Harris aveva poi continuato spiegando i termini “sovranità” e “integrità territoriale dei Paesi”, con queste parole: «La Russia è entrata in Ucraina militarmente, senza provocazione, senza alcuna giustificazione se non quella di esercitare il suo potere per conquistare un altro paese. Quindi essenzialmente è questo che è in gioco e noi come America stiamo dicendo che è sbagliato e staremo con l’Ucraina nel dire che è sbagliato». Harris aveva poi specificato, sempre utilizzando lo stesso linguaggio semplice, che avrebbero dovuto esserci gravi conseguenze per la Russia ed «è per questo che sentirete al telegiornale che parliamo di sanzioni, che fondamentalmente significa far pagare alla Russia un costo finanziario al punto che possiamo avere un impatto reale, fare un vero danno alla loro economia come conseguenza del loro cattivo comportamento, che sta causando la perdita di vite innocenti».
Le parole pronunciate da Harris nel 2022 non descrivono quindi una limitata e superficiale analisi politica della guerra in Ucraina. La vicepresidente aveva invece utilizzato termini semplici per le persone che non capivano la situazione, come da richiesta del giornalista che la stava intervistando.